Il prof.Ferrarese ha perfettamente ragione! Condivido la sua indignazione.
Se fossi a Roma, andrei da un ebreo all'altro per convincerlo di farlo.
Quello che mi snerva sono quei americani dell'American Jewish Committe che si auto-tutelano per tutti gli ebrei del mondo prendendoli in giro mandando il loro rabbino a ricevere la nomina di Cavaliere dell'Ordine di San Gregorio Magno; che bella compania con papa Pacelli adesso!
Arno Fuchs
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Nell' eventualità che papa Pio xii dovesse essere santificato, sarebbe certo in ottima compagnia: i santi Gregorio di Nassa, Giovanni Crisostomo, Girolamo, Ambrogio, Agostino, furono tutti riconosciuti sostenitori di ideologico e volgare antisemitismo. Forse si potrà inferire che abbia imparato da loro? O forse è papa Ratzinger che dopo le scuse di papa Wojtila sentì il bisogno di rimodularne il senso oltre a riaffermare il "nulla salus extra ecclesia"? La riconosciuta ortodossia Ratzingeriana al passato ideologico della Chiesa Cattolica, le sue recenti prese di posizione ribadite anche in Israele, il perdono ai Lefevriani e per ultimo il riconoscimento delle "Virtu' Eroiche" di Eugenuio Pacelli , mi fanno dubitare dell'utilità di una sua visita in Gennaio al Tempio di Roma. Le ragioni della diplomazia sono le ragioni della politica, ma in Tempio, prevalgano le ragioni dello spirito, della verità e della sincerità. Reciproca . Per la diplomazia si frequentino altre sedi. I gesti simbolici non siano contraddetti da quelli stessi che li negano.
Giacomo Zippel Milano
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e-mail inviata a Giacomo Galeazzi della Stampa:
Egregio signor Galeazzi,
leggo nel suo articolo a commento degli ultimi atti di papa Benedetto XVI
che preparano forse la beatificazione di Pio XII, ora diventato venerabile,
queste sue parole: "egli intuiva che solo in questo modo si poteva evitare
il peggio e salvare il più gran numero possibile di ebrei".
Che l'argomento sia di estrema complessità, soprattutto in attesa
dell'apertura degli archivi, è indubbio. Ma non vi è neppure dubbio a
riconoscere che altrove, in Europa, chi, con responsabilità pubbliche, ha
scelto un "altro modo" di agire, è riuscito a salvare tanti, e talora tutti
gli ebrei suoi concittadini. Ed allora, io direi che quella che lei
definisce "intuizione per evitare il peggio" è miseramente fallita.
Distinti saluti
Emanuel Segre Amar
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Quanto abbia a cuore la vicenda di Israele e del suo popolo solo Dio lo sa. Purtroppo come stidioso di Pio XII e della vicenda credo conosciuta del suo personale amico il Rabbino capo di Roma Israel Zolli, sono costretto a dissentire sulla Vostra peraltro rispettabile opinione su Pio XII. Mi dispiace, perchè a mio avviso il rapporto tra Cattolici ed Ebrei ne soffrirà inutilmente.
Spero di leggere in futuro commenti che riportino più possibile fonti storiche aggiornate e in particolare si parli di Israel Eugenio Zolli. Diversamente, avremo perduto tutti un'occasione di pace e daremo spago a coloro che, da entrambe le parti, remano contro la nostra reciproca comprensione.
Cordialmente
Sac. Don Rinaldo Bombardelli
Comprendiamo la simpatia verso ebrei come Zolli, che abbandonò la sua comunità per rifugiarsi in Vaticano. quel gesto gli salvò la vita, di certo non l'onore. il ,gesto successivo fu la conversione, con l'assunzione del nome Eugenio. la pace si fa nel rispetto reciproco, cosa dalla quale si è, purtroppo ben lontani. Ci fa piacere che lei ci legga, proprio per questo la invitiamo a studiare la storia della Chiesa negli ultimi due millenni, la paragoni con quella degli ebrei. qui non c'entra la fede, ma la Storia.
Buon Natale,
IC redazione
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Gentile redazione di Informazione Corretta, prima di passare al tema del mio messaggio mi preme farvi i complimenti per la posizione difficile che mantenete nell'informazione su Israele. Riguardo l'articolo di Ugo Volli dal titolo "Venerabile? ...fate voi" mi preme sottolineare quanto segue. Concordo in linea generale su quanto afferma Ugo Volli e lo condivido ma voglio precisare che i cristiani, quelli che seguono veramente Cristo, non adorano nessuno all'infuori di Dio. Coloro che fanno questo si "definiscono" cristiani (chiesa cattolica apostolica romana) ma in realtà non sono altro che il seguito di quello che era chiamato "Impero Romano", tanto che il "santo padre (sic!!)" ne ha assunto tutti i titoli (pontefice massimo, papa, etc). I Cristiani, quelli Biblici hanno riconosciuto in Gesù il Messia promesso, seguono il canone biblico ebraico (per l'antico testamento) e non hanno la presunzione di sostituirsi ad Israele. Sarebbe quindi opportuno che si attribuissero le responsabilità a chi le ha (in questo caso: chiesa cattolica apostolica romana). Grazie per il vostro prezioso lavoro. Luciano Leoni
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