Un "collega" prof. recentemente - nel contesto di un discorso all'apperenza indifferente - ha in modo relativamente improvviso inserito una battuta di carattere esplicitamente antisemita, il cui "contenuto" sfugge perché sul discrimine fra razzismo implausibile, capziosità e grossolanità propria di chi non vuole rendere ragione di nulla. Immagino bene che tale "collega" sia un sinistro, ma mi chiedo perchè l'improbabile e la follia attecchiscano in una maniera così "naturale", spontanea, irriflessa e al tempo stesso "supportata" da logorrea e argomentazioni capziose. L'antisemitismo evidentemente è qualcosa di misterioso e sfuggente, che nessuna persona onesta comprenderà mai; eppure la follia coinvolge la maggioranza, e se non ricorre a una singola pseudoragione avrà subito in cambio la pseudoragione sostitutiva (anche se con ogni evidenza tutti maneggiano denaro, "lo sterco del diavolo" secondo la superstizione catto-comunistica: ebrei e non ebrei).
PROF. ANTONIO FERRARESE. |