Esultiamo, l'Europa è civile e democratica
Volete sapere cosa penso della strana storia del mandato di arresto di Tzipi Livni forse emesso a Londra e forse no, che trovate certamente raccontata da qualcuno degli articoli raccolti da Informazione Corretta oggi?
Ecco. C'è una scena che si ripete continuamente nella memoria ebraica. L'ebreo che esce dal ghetto e viene preso a sassate, a sberleffi, a uova marce dalla gente, magari da ragazzetti impertinenti. E non reagisce, perché sa che sarebbe peggio per lui e per i suoi fratelli. Qualcosa del genere fa parte dei ricordi di infanzia di Sigmund Freud, che racconta come il padre, un commerciante di Bratislava, un giorno di pioggia e fango camminasse sul marciapiede di legno a fianco della fiumana di fango che era allora la strada principale della città. Di colpo un tale lo affrontò, lo schiaffeggiò, gli buttò il berretto di pelliccia in mezzo al fango, dicendogli "come ti permetti tu ebreo di camminare sul marciapiede?" "Cosa hai fatto allora, papà?" chiede Freud al padre che gli racconta questo episodio. "Niente. Cosa volevi che facessi?" gli risponde più o meno il padre. "Dovevo fare ammazzare me e i nostri per un berretto? L'ho raccolto e sono andato via."
Prima di Auschwitz, forse anche fra le cause di Auschwitz, questo è l'antisemitismo. Dalla parte degli oppressori la discriminazione sistematica. La violenza quotidiana. Il rifiuto della normalità. Il disprezzo. Il ricatto implicito. La negazione della legittima difesa. L'umiliazione. Sempre con la buona coscienza del cristiano che contribuisce a punire il popolo deicida, che sfogando la propria violenza e il proprio odio fa la cosa giusta. E dalla parte delle vittime l'autocontrollo, il calcolo attento degli spazi di sopravvivenza, la dignitosa rinuncia alla dignità, in favore della vita.
L'Europa ha smesso di farci questo personalmente (o piuttosto l'ha sospeso in parte, leggete gli articoli sul Campo dei Fiori). Ce lo fa però sempre più collettivamente, nella figura riassuntiva dello stato di Israele, l'ebreo dei popoli. Discriminato, offeso, umiliato, bruciato in effigie, sottoposto a mille punture di spillo. Con la perfetta buona coscienza, condivisa dai comunisti, dagli ecologisti, dagli imparruccati giudici inglesi e dai progressisti democratici scandinavi, di fare la cosa giusta, per punire i ladri di organi, gli uccisori di bambini, gli affamatori di Gaza, i ladri di terra, gli oppressori, i colonialisti, insomma la loro ombra nera.
Ovviamente non importa niente che al momento della guerra di Gaza Livni facesse il ministro degli esteri, che quindi non possa aver avuto responsabilità sul terreno e che dunque sia certamente destinata all'assoluzione in qualunque processo su eventuali abusi a Gaza, "per non aver commesso il fatto". E neppure che sul teatrino della politica sia rappresentata come l'antagonista "buona" di Netanyahu. Non importa. E' israeliana, è ebrea. E' colpevole, a prescindere. Figlia del peccato originale (della "Nabka"). Bisogna umiliarla, sbatterla nel fango, non permetterle di camminare sul marciapiede (di venire a Londra).
Ancora una parola. Freud guardava con un tenero compatimento il padre. Pensava che avesse una mentalità antiquata, che queste cose non fossero più possibili. Era arrivata la modernità, c'era la legge per queste cose. Le persone civili condannavano. Non sarebbe mai più successo. Dopo qualche anno venne il nazismo anche in Austria, iniziarono a far pulire agli ebrei le strade con lo spazzolino da denti e dopo poco li chiusero a Buchenwald o Treblinka, con quel che segue. Il vecchio Freud se la cavò perché, pur malato di cancro e sofferente, riuscì ad andare a morire a Londra, sfuggendo per un pelo alla rete nazista.
Oggi ci raccontano che quel passato non può tornare. Che c'è la civiltà, i tribunali (per l'appunto), la giornata della memoria. Ma tutto si ripete: contro l'ebreo dei popoli Israele, proprio a partire dai sassi dei bambini imbecilli (quelli di Pax Christi, quelli della Tavola della pace, i ragazzotti di Rifondazione e dintorni, per intenderci; e poi anche i giudici inglesi e i ministri svedesi). Il seguito è nei piani. L'edificazione della camere a gas è riservata agli iraniani e la tortura dei deportati verrò affidata alle loro SS di Hamas e Hizbullah. Nel nome del diritto e della liberà dei popoli, naturalmente. Esultiamo, l'Europa è civile e democratica.
Ugo Volli