Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 15/12/2009, a pag. 25, l'articolo di Ilaria Sacchettoni dal titolo " Ebrei, vi cacceremo da Roma. Insulti a Campo de' Fiori ".
Una scritta antisemita a Roma
ROMA — L’ha presa di mira con una sigaretta e le ha lanciato uno sputo. Poi: «A zozza!». E ancora: «Rabbina di m...». Laura Piperno, ambulante, ha asciugato l’insulto come fa da mesi. Fazzoletto di carta e gocce di Lexotan.
«Vi cacciamo tutti a voi ebrei. Ci prendiamo tutte le licenze dei sopravvissuti» avrebbe detto il venditore (irregolare) e i suoi amici, alla commerciante storica e alla sua famiglia.
Fin qui la guerra fra l’ambulante dai metodi spicci gli operatori storici di Campo de’ Fiori, era rimasta entro confini municipali, nutrita di delibere controverse e propizie all’irregolare, Augusto Proietti. Ma ora l’ultimo capitolo si scriverà negli uffici comunali. Se non in procura, visto che sulla vicenda è in corso un’indagine al commissariato di Trevi Campo Marzio.
Da mesi Laura Piperno, che vende articoli simili a quelli del suo avversario, sopporta e denuncia (otto esposti) minacce, insulti e pressioni. Una mattina lui le avrebbe detto, quasi confidenziale: «La vedi tua madre? È scampata all’Olocausto apposta, perché ci pensassi io a lei » .
Un’altra volta, le avrebbe spedito per posta gli scatti dei familiari, inclusa la nipotina di 3 mesi nella carrozzina. Tanto per farle assaporare la paura. Solo che lei già la conosceva: «Nell’82 — racconta — scampai all’attentato alla Sinagoga (morì un bambino di 2 anni e 37 persone furono ferite, ndr) ma qui è diverso. Io mi sento offesa e umiliata e non mi vergogno di dire che piango per la rabbia che mi brucia dentro. Mia madre deve girare scortata da amici. Mio marito è stato seguito al lavoro».
Una goccia dopo l’altra, il vaso dell’antisemitismo è colmo. Ieri mattina, al vecchio mercato — a pochi passi dal Ghetto ma solo in linea d’aria — è arrivato anche il capo della comunità ebraica, Riccardo Pacifici, a testimoniare solidarietà alla commerciante: «Siamo tutti coinvolti. Le minacce erano dirette alle persone e alla loro religione » ha dichiarato. «Contro l’intolleranza esiste la legge Mancino» ha ricordato Pacifici. «Probabilmente non hanno alcun diritto giuridico a restare sulla piazza, ma certo non hanno la dignità culturale e sociale di stare nel centro di Roma» è intervenuto Gianni Alemanno. «È senza precedenti — dicono dall’associazione degli abitanti del centro storico — che un mercato storico, vincolato, veda saltare ogni forma di legalità. L’amministrazione ha lasciato il campo a personaggi ambigui che la fanno da padroni, prevaricando con ignoranza e arroganza » .
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