Nell'attesa di ragguagiare la stimata IC circa le cose gentili approntate dall'unicef su Israele, racconterò di qualche disavventura che mi è accaduta in Germania qualche giorno fa.

"Alla testa" di alcune scolaresche del mio liceo, ho dovuto sorbirmi un logorante viggio Norimberga-Bamberga-Potsdam-Berlino-Dresda-Monaco. Scopo: commemorare, anche con cerimonie pubbliche in municipio, il ventennale della caduta del muro di Berlino. Ebbene, la prima guida che voleva dare alle classi un orientamento sulla città non celebrava affatto la caduta del muro ma celebrava il muro: ebbe anzi a dire che quest'ultimo serviva per isolare "il cancro" del capitalismo dal "corpo sano" della Germania est. Licenziata quella guida, ne venne un'altra più diplomatica ma che diceva sostanzialmente le stesse cose (con varie mascherature): che cioè i tedeschi dell'ovest si sono arricchiti alle spalle di quelli dell'est ecc. ecc.. La prima guida disse addirittura che i fuggitivi dei decenni trascorsi erano degli ingrati, che avevano sfruttato i benefici ricevuti dall stato socialista per vendersi all'occidente.

Il bello è che queste non sono state le uniche disavventure.

Questo mondo è veramente curioso.

Antonio Ferrarese