Tournée islamica in Italia raccoglie fondi per Hamas Cronaca di Andrea Morigi
Testata: Libero Data: 03 dicembre 2009 Pagina: 18 Autore: Andrea Morigi Titolo: «Tournée islamica raccoglie fondi per Hamas»
Riportiamo da LIBERO di oggi, 03/12/2009, a pag. 18, l'articolo di Andrea Morigi dal titolo " Tournée islamica raccoglie fondi per Hamas ".
Hamas
Islamic Relief può fare tranquillamente a meno dei minareti e perfino delle moschee. Il loro annuale tour di raccolta fondi si svolge indifferentemente al Palasharp di Milano, al Centro islamico di Vicenza o a quello di Parma. Agli appuntamenti, previsti per il 5, 6 e 7 dicembre, si prevede la partecipazione rispettivamente di 5mila, 1.500 e 1.000 persone, secondo i promotori. In tutte e tre le occasioni il tema scelto per quest’anno dall’ente di beneficenza islamico è «Il lavoro umanitario: virtù e dovere». Sono praticamente gli unici a non parlare di diritti, in questi giorni. Non perché li trascurino. Anzi. A loro bastano Facebook, dove organizzano la cena del’Id, da prenotare con sms o e-mail. Con soli 20 euro a persona, al ristorante Gustosa di viale Monza, a Milano si mangia e si contribuisce alla causa: «Il ricavato andrà devoluto per Gaza», annunciano. È proprio là dove governano i terroristi di Hamas. Quel che raccolgono, ufficialmente, si trasforma in misericordia corporale razioni di cibo a bambini e famiglie bisognose, in opere di rimozione di detriti e macerie, ma anche in attività di counselling, cioè di supporto psicologico rivolto a centinaia di bambini palestinesi. Comesea traumatizzarlinonbastasseroi cartoni animati e i programmi per i più piccoli mandati in onda dall’emittente Al- Aqsa Tv, in cui si accusano gli ebrei di ogni nefandezza. Del resto la filiale italiana dell’Ong, che ha la propria sede centrale nel Regno Unito, nega risolutamente di appoggiare la guerra santa. Però invita i telepredicatori islamici più noti ma anche controversi: Omar Abdel Kafi , Al-Arabi Kasshat e Ayyub al-Ayyub. Il loro arrivo di questi telepredicatori arabi in Italia in passato ha provocato non poche polemiche. In particolare nell’aprile del 2007 l’allora sindaco di Sassuolo, Graziano Pattuzzi, ha negato la sala prenotata per un incontro analogo dopo che uno degli invitati, l’egi - ziano Abdel Kafi, era stato accusato sulla stampa nazionale di avere posizioni vicine a quelle dell’estremismo islamico. Stavolta è la Lega Nord di Vicenza a fare appello al Comune affinché l’evento sia sospeso. In Municipiononli ascoltano, così si rivolgono al ministro dell’Interno, Roberto Maroni. In una lettera il segretario provinciale della Lega Nord di Vicenza, sen. Paolo Franco indica al responsabile del Viminale che la manifestazione si svolgerà «presso una moschea abusiva». Franco pone all’attenzione del ministro come l’incontro veda «la partecipazione tra i relatori di Omar Abdel Kafi, noto per le idee eversive e la propaganda sulla vittoria finale dell'Islam, a costo di qualsiasi sacrificio, nei confronti dell'Occidente». Secondo Franco le preoccupazioni nascono anche sia «dall’assoluta inidoneità del luogo dell'incontro, sia in ordine alla destinazione urbanistica che alla capienza rispetto alle considerevoli previsioni di partecipazione e la mancanza di comunicazioni preventive alle autorità locali amministrative e preposte all'ordine pubblico da parte degli organizzatori». Infine Franco riferendosi al Comune di Vicenza si dice preoccupato per «l’inettitudine dell’amministrazione comunale», accusata di omettere i controlli e di rilasciare «dichiarazioni contraddittorie e non esaustive in ordine alle destinazioni urbanistiche, alle condizioni di agibilità e di sicurezza dell’immobile». Per tutta risposta, e visto che pecunia non olet, Islamic Relief ha invitato il sindaco e tutta la cittadinanza alla manifestazione.
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