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Mi riunisco alla sua gioia, doppiamente ,perchč anche i ravennati hanno bocciato per l'ennesima volta il progetto edilizio per moschea e minareto. P:S: Il trombato č nato a Ravenna Saluti Gabriella Sono d'accordo con Ugo Volli: l'Islam č un sistema politico; religioso, ma anche direttamente politico. La questione dei minareti non c'entra niente con la questione del crocifisso. La religione cattolica non č un fatto privato. Da qui la scelta del crocifisso, che rappresenta l'identitā cristiana, ma anche umanistica ed ebraica dell'Europa: libertā, libera iniziativa, responsabilitā, merito, rispetto, tolleranza. L'Islam non č certo un fatto privato: proprio per questo dobbiamo fare la scelta estetica di non consentire a nessun costo i minareti. L'Islam, dice giustamente Ugo Volli, non č una religione come tante, ma un sistema di dominio collaudato nei secoli. Sono dispiaciuto per le posizioni dell'Osservatore Romano. Non erano i minerati che si doveva proibire, simbolo erchitettonico piuttosto fallico, ma le moschee. Ho visto stasera alla TV francese Tarek Ramedan "sorpreso" della scelta del popolo svizzero. Non gli viene a mente che lui ha contribuito alla scelta del popolo svizzero. Amo Fuchs Carissimo Sig. Volli, (carissimo non e' ironico, e' un mio modo vecchio stile per iniziare una missiva) Le scrivo da Svizzero fascista e reazionario (ovviamente seguendo la vulgata!). Leggo sempre volentieri i Suoi pezzi, e infatti attendevo qualcosa sulla Svizzera. Che dire? Ho vissuto per due anni in Israele (una scelta fortemente voluta, dettata da una vicinanza di visioni e interessi che coltivo tuttora), e spesso mi sono sentito un europeo sciocco: di fronte ad una societa' che, per carita', ha i suoi difetti (quella israeliana: quale societa' ne e' esente), ma che e' orgogliosa di se stessa, che lotta per un ideale, e i cui governanti hanno il coraggio di fare scelte impopolari, che da noi in Europa mai verrebbero fatte, da svizzero mi sentivo erede di una civilta' pavida, in decadenza. I segni ci sono tutti: mi perdoni la visione forse apocalittica, una societa' molle che confonde liberta' con licenza, e un nemico che quantomeno si puo' ammirare per il fatto che e' piu' determinato di noi. Ecco, un israeliano e' molto meglio: posso trovare aberrante la scelta di scambiare migliaia di farabutti per un soldato solo, ma, ecco, se penso ai due cittadini svizzeri da piu' di un anno in mano alla Libia, con una dilpomazia che nulla riesce a fare, mi trovo a pensare che Israel e' un paese orgoglioso, in cui OGNI cittadino e' protetto. Ricordo nel 2003, sul finire dell'anno, quando fu liberato un cittadino druso israeliano dall'Egitto: questi fu accolto da Sharon con tutti gli onori. Alla faccia di chi dice che c'e' discriminazione verso i non-ebrei. Certo, onestamente, trovo che in Europa, che si professa cristiana, nessuno abbia imparato che si', Gesu' porse l'altra guancia, ma scaccio' a frustate i mercanti dal tempio. La Svizzera e' il mio paese: ci sono molte cose che mi infastidiscono, e.g. la furbizia di chi cerco' di nascondere gli averi di chi mori' malamente durante il Nazismo, un certo modo di fingere di non vedere le cose e si' un certo razzismo di fondo che mi disgusta. Eppure, mi tocca leggere di persone che sulla questione degli averi ebraici, imprecavano contro i rapaci giudei, e ora si stracciano le vesti vergognandosi di essere svizzeri perche' abbiamo (almeno io ho) votato per una volta contro un'avanzata culturale e politica che non mi piace e mi fa paura. Io mi sono vergognato di essere svizzero per la faccenda degli averi ebraici, come quando lessi di persone in cerca di rifugio durante il Nazismo respinte e lasciate a se stesse. Ma ora non mi vergogno per nulla. Al limite, mi tocca vergnognarmi per la stupidita' di molti. Cari saluti |
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