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Informazione Corretta Rassegna Stampa
29.11.2009 Non è abbastanza, dicono i palestinesi
L'analisi di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 29 novembre 2009
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Non è abbastanza, dicono i palestinesi»

Il Caffè Moment dopo l'attacco
Dicono che sia vicina la liberazione di Gilad Shalit, mille a uno. 
Un ragazzo ebreo vale 1000, anzi, per l'esattezza,  1150 arabi palestinesi. 
Capperi! Poi dicono che noi ebrei siamo superbi. Ne abbiamo  il diritto visto che ci considerano cosi' importanti! 
Mille a uno mica sono noccioline e tra quei mille ci sono fior di assassini importanti, gente cui nei territori palestinesi sono state dedicate scuole, strade, universita', programmi TV.
Mille eroi arabopalestinesi  tra cui uno, il  Barghouti  (5 ergastoli), considerato addirittura come prossimo presidente di  un futuro stato palestinese. 
Tutti questi supereroi  per un solo ragazzo ebreo.
Un vero onore.
Ma non e' di Gilad che volevo parlare, aspettiamo, c'e' chi e' d'accordo colla liberazione  dei mille neonazisti e chi non lo e', aspettiamo. Lui e' un figlio di Israele e tutti noi siamo stati in pena per lui per piu' di tre anni, tutti noi abbiamo pensato col cuore stretto alle sofferenze che deve aver passato in mano ai suoi aguzzini.
Vogliamo finalmente Gilad libero, a casa sua, riscaldato dall'amore della sua famiglia e di tutto il Paese ma gli assassini del caffe' Moment, del caffe' Hillel, della pizzeria Sbarro, della Scuola Ebraica Merkaz Harav e altre decine e decine di attentati con centinaia di morti, devono restare in galera come tutti gli assassini del mondo.
Volevo invece parlare del "mai abbastanza" che e' la parola d'ordine dei palestinesi, con Abu Mazen in testa.
Nataniahu, pressato da Barak Obama, che ormai nell'opinione pubblica e' considerato  nemico di Israele  quasi alla stregua del noto antiisraeliano Jimmy Carter, ha ordinato il congelamento  degli insediamenti per 10 mesi per permettere ai colloqui di  riprendere e proseguiire in un'atmosfera piu' serena e fruttuosa..
Ma Abu Mazen ha detto di NO, non e' abbastanza, non mi interessa.
Beh,  nessuna persona raziocinante si sarebbe aspettata una risposta positiva da parte di un palestinese. 
A questo  punto vediamo di fare un elenco dei "No, non e' abbastanza" degli arabi palestinesi nel corso degli anni  e cito i dati pubblicati  sul Jerusalem Post del 27 novembre.
Nel 1920 la comunita' Internazionale diede al Mandato Britannico la responsabilita' di costituire in Palestina un "Focolare" per gli ebrei. Solo un anno dopo gli inglesi, traditori come sempre, diedero la Palestina dell'est all'Emiro Abdullah , rubando terre promesse agli ebrei, nacque cosi' la Transgiordania ma l'emiro disse: "non basta"
Nel 1937 la commissione Peel  raccomando' di dividere la Palestina tra ebrei e arabi.
I sionisti accettarono.
Gli arabi risposero NO.
Nel 1947 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite voto'  per la spartizione della Palestina tra ebrei e arabi.
Ancora gli ebrei accettarono.
Ancora gli arabi risposero "Non basta" e cercarono di distruggere il minuscolo stato ebraico
appena nato, invadendolo con 5 eserciti.
Israele sopravvisse, agli arabi rimase la Cisgiordania e Gaza dove  potevano costruire lo stato palestinese, no?
Ehhhh, troppo bello e facile! No,  pensarono,  non era abbastanza.
Nel 1967 gli stati arabi, uniti nell'odio per Israele, tentarono di gettare ancora in mare gli ebrei ma Israele vinse anche questa  guerra  e i territori diventarono israeliani.
Dopo  qualche mese Israele , felice  della grande vittoria, propose la pace con la restituzione di parte dei territori conquistati.
Gli arabi , da Kartoum, risposero:
"NO ALLA PACE, NO AL RICONOSCIMENTO, NO AI NEGOZIATI".
Proseguiamo questo meraviglioso elenco di NO, se uno non e' gia' depresso gli viene una di quelle sensazioni di impotenza  da cura del sonno.
Nel 1977, dopo la pace con Anwar Sadat, Menachem Begin propose ai palestinesi  una cosa mai avuta prima nella storia: l'Autonomia , il ritiro dell'esercito e  i lavori per dare il via a un nuovo stato.
I palestinesi risposero " No, non basta".
Nel 1993  l'OLP getto' alle ortiche  un'opportunita' storica di avere uno stato indipendente. Il terrorismo piu' infame ebbe inizio, autobus carbonizzati pieni di cadaveri, locali esplosi, morti morti morti in tutte le strade di Israele.
Rabin, divorato dai  sensi di colpa, le chiamava  "vittime della pace", no , sbagliava, erano vittime di Oslo.
Lui stesso alla fine fu una vittima  di Oslo e degli imbrogli al popolo di Israele che si concluse con migliaia di morti.
 
Nonostante il terrorismo Arafat ricevette due offerte generosissime, nel 2000 a  Camp David e nel 2001 a Taba: Il 97% dei territori, Gerusalemme Capitale, persino, aberrante per noi ebrei, il Monte del Tempio. Roba da matti, davvero, ma nessuno in Israele protesto'.
Arafat disse "non basta" e fece scoppiare  la seconda intifada, la guerra del terrore che fece strage tra la popolazione di Israele, il nostro Ground Zero.
Israele e' il primo paese al mondo ad aver sperimentato  il terrorismo suicida di massa: 25.000 azioni terroristiche, 500  attentati suicidi sventati, oltre 150 portati a termine. Cittadini carbonizzati, fatti a pezzi, bambini smembrati, soldati svuotati  degli organi che furono mangiati dagli assassini. 
Il proseguo  della Shoa' in terra di Israele.
Come durante la Shoa' , anche questa volta il mondo rimase in silenzio, anzi fece di piu',
supero' se stesso e disse che eravamo noi i colpevoli.
Nel 2005 Ariel Sharon diede ordine di  portare tutti gli ebrei fuori da Gaza e consegno' il territorio ai palestinesi.
Non basta, dissero, e bruciarono tutto.
Nel 2008 Ehud Olmert offri' a Abu Mazen il 100% dei territori con l'aggiunta di altre terre del Neghev.
Abbas non gli rispose neppure e   abbandono' l'incontro.
Israele continua a offrire, i palestinesi continuano a rifiutare. Non e' mai abbastanza per loro. loro vogliono noi, vogliono Israele, vogliono far diventare le acque del Mediterraneo rosse del nostro sangue.
E il mondo continua a difenderli, anzi , per essere esatti,  i bastardi del mondo li difendono.
E' una situazione incomprensibile. Tutto e' finito upside down, i terroristi vengono adulati, le persone oneste vengono derise e offese.
Israele e' l'unico paese al mondo di cui si chiede la sparizione.
Il solo sentir pronunciare la parola Israele vi sono persone che incominciano a vomitare odio. Ho una lunga esperienza personale in proposito.
Gente normale, ragazzi italiani, cogli occhi fuori dalle orbite, la bava alla bocca alla parola Israele.
Io non ho mai visto un odio cosi', forse nemmeno tra i membri del partito nazista. Leggendo i documenti si evince uno strano  e impressionante fenomeno: i nazisti hanno portato a fine il genocidio degli ebrei spesso senza odiarli, semplicemente per obbedire al dio nazista che aveva ordinato di bruciarci come insetti.
Questa gente di sinistra, invece,  questi studenti, queste brave massaie che votavano PCI e oggi votano PD, buona parte del popolo di sinistra ci odiano  per davvero, per loro Israele e' Satana e deve essere distrutto per dare la terra agli angioletti arabi.
Persino chi non ci odia  visceralmente dice che i palestinesi hanno dei diritti.
No, dico io, i diritti si conquistano ma  non col terrore e le stragi.
Si conquistano con il lavoro,l'umilta' e l'amore per la terra.
Gli ebrei lo hanno fatto.
Per gli arabi "Non e' abbastanza"!
 
Deborah Fait

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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