il dialogo con la chiesa per la comunità di Israele è tempo perso. L'antisemitismo dell'ecclesia c'è sempre stato e ancora oggi i loro predicatori meno accorti e più ingenui, soprattutto in provincia, quando vengono interrogati sul punto difficlmente risparmiano dure critiche allo stato al popolo e alla cultura ebraica. E' una tradizione frutto della loro ignoranza, perchè un naturei karta cattolico esiste (opus Dei ecc.) ed ha un prestigio all'interno del cupolone che difficlmente è smosso dalle considerazioni di Ragione non di fede e ignoranza quali sono quelle episcopali e dottrinarie del santo uffizio. Noi viviamo in un paese nel quale ognuno di noi nasce fascista, perchè la sua cultura è fascista, la sua ideologia è fascista, i suoi miti sono fascisti, le sue istituzioni sono fasciste, la sua educazione scolastica fascistizza il bambino fin dalle elementari col mito di Roma, con la esaltazione di una cviviltà di banditi sfruttatori ignoranti bifochi evocata invece ed esaltata come culla del diritto e mater legis et sapientiae. La prova sono i fatti storici. Compilatori delle leggi razziali in Italia furono illustri giuristi romanisti nemmeno toccati dal crollo del regime e assunti dopo la guerra a cariche costituzionali (Azzariti, Eula ecc.) L'ideologo più feroce sanguinario e maledeto della persecuzione razziale fascista fu un prete, il pezzo di merda laido e rivoltante professore di filosofia Giovanni Preziosi, il pupillo di Himmler in Italia, critico a dirittura verso Acerbo e Evola per la "eccessiva genericità " della loro ideologia razziale. Quindi è dal cupolone che va estratto il campionario della canaglia antisemita italiana. Far parte di un paese che detiene il record storico della stupidità collettiva (e quindi etnica non sociale) obbliga a mettere in conto anche il pattume ecclesiale fra le "perle" culturali della sua civlità , insieme alle altre (fascismo, razzismo, terrorismo politico, incapacità ormai tipicamente islamica ad astrarre, vigliaccheria sociale, rimbambimento collettivo di tipo feticistico per santi e innagini proprio di una cultura tribale. Una cultura tribale, cioè , presenta il suo conto antropologico, che si chiama Odifreddi (che non ritira il premio Peano perchè non avendo studiato latino non rtiesce a leggere questo matematico assiomatizzante e formulare solo in latino) Vattimo che scrive libri di filosofia senza che il lettore riesca a a isolarne un solo concetto, Storace che considera la destra un movimentro popolare, Diliberto che condanna Israele per i missili che lanciano i palestinesi. Eppure va così e meno male che c''è¨ ancora gente come Volli che ce lo spiega e ci apre gli occhi. Quindici giorni fa sono stato a Fossoli ed ho scoperto che i primi capannoni per il ricovero dei nostri (partigiani, ebrei e prigionieri allegati) erano porcilaie. I primi. Quelli costruiti dopo i fascisti li hanno tenuti un po' più alti, senza tuttavia rinunciare all'architettura del maiale. Nell'architettura cristiano-romana di Fossoli è scritto il messaggio remoto e centrale della considerazione fascista e quindi romana e quindi cattolica di tutti coloro che li hanno contro e li considerano come me: una vergogna umana.