lunedi` 25 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
17.11.2009 Pugile israeliano campione del mondo nei super welter
Cronaca della Stampa

Testata: La Stampa
Data: 17 novembre 2009
Pagina: 1
Autore: La redazione della Stampa
Titolo: «Salmi e pugni, Israele esalta il pugile rabbino»

Riportiamo dal sito della STAMPA l'articolo dal titolo " Salmi e pugni, Israele esalta il pugile rabbino ".


Yuri Foreman

Dopo essersi aggiudicato il titolo di campione del mondo nella categoria dei super welter (ieri a Las Vegas, contro il portoricano Daniel Santos) il pugile-rabbino israeliano Yuri Foreman conquista oggi - a colpi di patriottismo e di convinte attestazioni di fedeltà alla religione dei padri - le prime pagine dei principali giornali d’Israele.

Il personaggio, del resto, è di quelli singolari: israeliano quasi per caso - è nato in Bielorussia 29 anni fa e da oltre dieci vive negli Stati Uniti -, Foreman non è solo il primo tra i suoi connazionali a mettere le mani su un alloro pugilistico di questo livello: è anche un aspirante rabbino ortodosso, studente in una yeshiva (scuola religiosa) a Brooklyn, che durante tutta la durata dell’incontro ha pregato e recitato i Salmi col cuore, come racconta il giornale Haaretz, di Tel Aviv, citando il suo entourage.

Nell’articolo, Foreman viene descritto come una rara combinazione di forza e intelligenza: al mattino studia la Torah e nel pomeriggio si allena intensamente. Sullo stesso tono il lungo pezzo dedicato al trionfatore di Las Vegas dal Jerusalem Post, dal titolo eloquente: Fare la storia. Prima di Foreman, nota il quotidiano, solo un altro israeliano, Johar Abu-Lashin, aveva vinto un titolo mondiale, ma in un contesto molto meno prestigioso. Il Post non manca di dare poi risalto ad alcune frasi patriottiche pronunciate a caldo dal neocampione, che in una prima intervista ha dichiarato: «Sono molto fiero di quello che ho fatto, per Israele e per Brooklyn, e di dimostrare che gli ebrei possono combattere».

Per inviare la propria opinione alla Stampa, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT