ho letto l'articolo di mordechai kedar che avete pubblicato e trovo che in alcuni punti sia un po' surreale. L'autore analizza correttamente la situazione in cui obama si trova per aver proposto una politica di dialogo, che nei fatti è stata rifiutata dall'iran, senza aver ben ponderato con chi si proponeva di dialogare, ed altrettanto indubitabili sono le mire egemoniche dello stato islamico.
verso la fine però mordechai si lancia in uno scenario apocalittico che, francamente, è un po' risibile.
un iran con l'atomica sarebbe in pratica, in questa visione, il capo assoluto del mondo, deciderebbe le politiche di immigrazione dell'europa, le sue alleanze, le politiche degli usa, il commercio mondiale, manca poco che non si dice che indicherebbe miss italia e i film candidati all'oscar.
ci sono molti stati come la corea e il pakistan che hanno l'atomica, e questo di sicuro conta, ma non ne fa i paesi egemoni del mondo, ne permette alla corea (per fare un esempio) di dettare al giappone la politica economica da seguire.
vero è invece che l'iran accresce di giorno in giorno la sua influenza in medioriente e, se dotato dell'arma atomica, potrebbe diventare la potenza di riferimento della regione, minacciando gli interessi occidentali in quell'area e minacciando la sopravvivenza stessa di israele, ma dire questo è diverso dal dire che un iran atomico sarebbe il capo assoluto di tutti noi.
letteera firmata
Gentile lettore,
uno dei molti pregi delle analisi di Mordechai Kedar è andare direttamente al centro del problema. In quanto all'Iran, è vero, come lei scrive, che si può dire in molti modi, ma la sostanza è quella. Pakinstan e Corea del nord, pur avendo l'atomica, finora non hanno mai minacciato di bombardare nessuno. L'Iran si. Ripensi alla Germania degli anni '30 e si rendera conto che è meglio preoccuparsi prima che dopo.
IC redazione