Gentile lettore, pubblichiamo la sua protesta seguita dalla mail che ci ha inviato il giorno prima. Come lei sa noi censuriamo solo gli insulti (ad altri, quelli per noi li pubblichiamo sempre quando arrivano). Ma le sue mail richiedono delle risposte lunghissime, perchè toccano argomenti in genere oggetto di libri o pubblicazioni di un qualche spessore, lo spazio di questa rubrica è limitato, come d'altronde quello di ogni rubrica di lettere. Che dirle adesso, perchè si convinca che non vogliamo censurarla ?
I " territori" conquistati dopo la guerra del '67, sono stati in parte annessi (Gerusalemme est, Golan), in parte amministrati, il che vuol dire che non fanno parte dello stato di Israele. La loro destinazione sarà definita nel momento in cui ci sarà la fine del conflitto israelo-palestinese. Nel frattempo la situazione è fluida, nei territori la popolazione si è sviluppata, sia araba che ebraica, dando origine a indubbi conflitti, per questo Israele spinge per la soluzione dei due stati, trovando però al momento della resa dei conti - sediamoci intorno a un tavolo e definiamo insieme i confini, arabi da una parte, ebrei dall'altra- il continuo rifiuto palestinese. Si chieda come mai e vedrà che si risponderà da solo. Se poi vuole approfondire l'argomento, legga il libro di Fausto Coen " Israele 50 anni di speranza" Marietti editore, vi troverà il pensiero dell'ebraismo progressista, molto bilanciato fra le ragioni dell'uno e quelle dell'altro.
IC Redazione
noto con dispiacere che non avete pubblicato la mia lettera sulla definizione legale/illegale che si da degli insediamenti israeliani in cisgiordania.
eppure questo sito ha proprio come scopo quello di presentare in forma corretta temi e termini della questione mediorientale.
dunque se il mio approccio era scorretto avreste potuto rispondere come spesso fate, sottolineando gli errori, inoltre il tema è tra quelli che trattate più spesso nella vostra testata, dunque non posso presumere che la lettera sia stata cestinata perchè priva di interesse per i vostri lettori. ne devo dedurre che non avete voluto dare spazio agli argomenti portati dal sottoscritto perchè incontestabili, e quando non si sa cosa rispondere spesso scatta la censura.
distinti saluti.
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vorrei ancora una volta sottolineare un fatto su cui a mio avviso I.C. ha un aproccio non corretto.
voi scrivete continuamente che israele abbatte regolarmente le colonie illegali, considerando tali quelle che israele non autorizza preventivamente.
per la legge internazionale tutte le colonie, essendo la cisgiordania territorio non riconosciuto come israeliano, sono illegali, dalla prima all'ultima.
peraltro ipotizzare l'opposto, ossia che israele può legalmente concedere permessi edilizi in cisgiordania (come fa l'italia e ogni altro paese nel SUO territorio) significa difatto considerare quel territorio come annesso, nel qual caso le colonie sono semplicemente città che hanno ottenuto permessi e autorizzazione, ma in quel caso tutti i palestinesi di cisgiordania, dunque di israele, devono votare.
spero mi darete una risposta.