Si avvia alla fine la polemica tra Federazione internazionale della Stampa e Israele. Riportiamo il comunicato, che però rivela quanto nell'espulsione ci fosse di malevolo e pregiudiziale ostilità. Si legga l'ultimo capoverso, non capiamo se l'accordo di pace fra israeliani e palestinesi sia fra i compiti di una associazione di categoria. Quel tono, riservato solo a loro, equiparandone le condizioni, dimenticando che in tre quarti del globo la stampa non è libera, fa capire quanto organizzazioni simili siano del tutto inutili malgrado le finalità che dicono di avere.
Ecco il comunicato:
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica:
“L’accordo di Tel Aviv apre le porte al rientro dei giornalisti di Israele nell’associazione IFJ”
La Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) e la Federazione Nazionale dei Giornalisti di Israele (NFIJ) ha raggiunto un accordo che mette fine alle divergenze tra i due gruppi. Nel corso dei colloqui di Tel Aviv di lunedì sera è stato raggiunto un accordo su un pacchetto di misure per il miglioramento delle relazioni, compresa una proposta atta a mettere fine ad una controversia sul mancato pagamento di quote sociali all’IFJ. “Abbiamo di fronte a noi un periodo critico e difficile,” ha detto Aidan White, Segretario Generale IFJ. “Entrambe le parti sono impegnate a lavorare insieme per riportare i giornalisti di Israele al centro del lavoro di IFJ.” Al meeting erano presenti i leader di due importanti associazioni di giornalisti d’Europa, Franco Siddi, Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, che con il supporto della Deutscher Journalisten Verband (presente con Michael Klehm e Andreas Bittner) ha invitato ad una riflessione entrambe le parti in relazione agli eventi che hanno portato a giugno all’espulsione di NFIJ da parte di IFJ. “L’atmosfera è stata franca e schietta ma sempre nel miglior spirito del sindacalismo,” ha detto White. “Siamo lieti di buttare alle spalle il litigio dei mesi scorsi e di iniziare una nuova fase di cooperazione.” Fra le proposte - base della nuova intesa - che saranno per prime presentate ai leader IFJ per l’approvazione da parte del Comitato Esecutivo della Federazione che si incontrerà a Londra nei primi giorni di questo mese ci sono:
• Un meeting annuale tra i leader IFJ e NFIJ per rivedere e monitorare le relazioni;
• Un invito ai giornalisti di Israele per partecipare ad un meeting dell’associazione dei giornalisti del Mediterraneo che si terrà il prossimo anno in Sardegna;
• L’organizzazione di un seminario in Israele per discutere l’Iniziativa del Giornalismo Etico di IFJ, la campagna globale per gli standard di qualità e deontologia nei media;
• Il recente impegno dei giornalisti di Israele nel lavoro di relazioni industriali della sezione europea di IFJ, la Federazione Europea dei Giornalisti (Efj);
• L’organizzazione di un meeting preparatorio con il supporto della Deutscher Journalisten Verband (Djv)per incoraggiare un nuovo dialogo tra Israele e le associate palestinesi e arabe dell’IFJ
“Abbiamo un accordo che se sarà duraturo permetterà di rafforzare ulteriormente il lavoro di IFJ e produrrà benefici per l’intera comunità dei giornalisti d’Israele e della Regione circostante,” ha detto White. “Siamo molto grati nei confronti dei nostri colleghi italiani e tedeschi per la loro amicizia ed il loro sostegno. Ciò dà un nuovo significato alla nozione di solidarietà sindacale dei giornalisti nel mondo.”
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