Riceviamo dallo stesso lettore che ci ha scritto stamattina una valutazione delle nostre considerazioni:
intanto un plauso per aver dato spazio nella vostra testata a voci discordanti con ciò che avete scritto. è positivo e utile confrontarsi con chi esprime critiche se le critiche non sono preconcette. poi per rispondere alle vostre domande, certo che israele è una democrazia e persegue i terroristi, sia che si tratti di arabi o che si tratti di israeliani, questo va a suo merito, come va a grandissimo demerito degli arabi il fatto che accolgano criminali ignobili come eroi. quando lessi della scarcerazione di kuntar e degli onori tributatigli mi si è rivoltato lo stomaco, io che credo fortemente nella possibilità della pace vedendo con quale gioia e con quale deferenza si accoglieva un terrorista omicida di bambini ho dubitato fortemente della possibilità di giungere a una pace vera. peraltro non so dire se il fatto di liberare questi individui mostruosi sia effettivamente vantaggioso per israele, è vero che da un lato si ottengono vantaggi pratici ma dall'altro a mio avviso si da un messaggio sbagliatissimo, ossia che chi rapisce o uccide ebrei e attua ricatti alla fine viene premiato. fortunatamente non ho responsabilità di governo per cui non sta a me prendere decisioni tanto difficili e sofferte, ma da uomo della strada vorrei vedere i terroristi, tutti i terroristi, marcire in galera, e penso sia utile chiamarli sempre con il proprio nome, ossia terroristi, non miliziani, resistenti o serial killer.
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