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Ugo Volli
Cartoline
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Quanto è pesante la bustarella che hanno pagato i sionisti a Hillary Clinton? 05/11/2009

Sapete perché l'amministrazione americana ha dichiarato la settimana scorsa che Israele stava collaborando allo sforzo della pace e i Palestinesi no? Mi rispondete che la causa sono le misure prese da Israele negli ultimi mesi, l'eliminazione di molti posti di blocco e la decisione di rallentare nei limiti del possibile l'attività edilizia negli insediamenti al di là della linea verde, sospendendo i nuovi progetti; mentre i palestinesi e in genere la parte araba non ha fatto nessun progresso? Siete addirittura così strategici da dire che Israele ha scelto una linea di movimento mentre l'AP ha deciso di stare ad aspettare che Obama gli portasse il risultato pronto bloccandosi sulla nuova precondizione del "blocco delle colonie"? Osservate che Netanyahu si è detto disponibile a trattare subito senza precondizioni e Abu Mazen no?
Ma allora non siete veri pacifisti, veri progressisti, veri eurarabi. La ragione la spiega un articolo pubblicato sull'autorevole giornale controllato dallo stesso Abu Mazen, Al-Hayat Al-Jadida, che chiede "Quanto è pesante la bustarella che hanno pagato i sionisti a Hillary Clinton?" Queste sì che sono domande. Gli ebrei sono ricchi, no? Tutti, no? E dunque se qualcuno dà loro ragione, è perché hanno pagato. Del resto, l'America è controllata dagli ebrei, come sapeva già Hitler, l'amico del cuore del fondatore del movimento palestinese, quell'Amin Al Husseini che fu ufficiale turco a Smirne particolarmente attivo durante il genocidio armeno, Muftì di Gerusalemme dal 1920 al 1960, capo spirituale delle SS musulmane e che invecchiando si allevò un certo Arafat per succedergli... grand'uomo, quello. Dunque sempre  Al-Hayat Al-Jadida ha pubblicato una vignetta in cui si vede il buon vecchio Uncle Sam che si guarda a uno specchio offertogli dal solito ebreo religioso col nasone e i cornacchi, con il solito berretto con la stella di Davide. E sapete cosa vede nello specchio lo Zio Sam? Non se stesso, no, ma la sua vera identità, quella dell'ebreo. Che coraggio, nei media palestinesi, che libertà di stampa, la loro, che profondità di diagnosi politica... E' tutta una questione di soldi... e di identità. Magari col petrolio anche gli arabi non sono nullatenenti e potrebbero provare a corrompere l'avida Hilary. Ma contro la segreta identità ebraica dell'America non possono farcela. Salvo che intervenga Eurabia a salvarli... ecco un compito storico per Massimo Al-Ulema... speriamo che ce la faccia.

Ugo Volli 


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