Questa ANSA del 28/10/2009 non perde in attualità anche se pubblicata solo oggi. L'odissea degli omosessuali palestinesi è conosciuta grazie a molti servizi pubblicati sui giornali occidentali. Dato che la loro vita è in pericolo, chi può cerca di fuggire, ed il paese più vicino è Israele, quello nel quale si può anche cercare di entrare illegalmente, e dove gli omosessuali godono degli stessi diritti di tutti. Il dramma si ripresenta quando si prospetta il ritorno, per qualche motivo famigliare, nei territori palestinesi, allora può avvenire che la salvezza arrivi da un colono. Succede in Israele, un paese dalla salda e forte democrazia. Ecco il lancio:
(ANSA) - TEL AVIV, 28 OTT - Ha trovato un rifugio nella casa di un colono religioso della Cisgiordania un gay palestinese la cui vita e' adesso in pericolo. Lo dice il quotidiano Yediot Ahronot.Giorni fa il gay palestinese, che da 10 anni convive in Israele con un ebreo, si e' recato in Cisgiordania per incontrare il padre malato.Di ritorno in Israele e' stato bloccato dai soldati per 'motivi di sicurezza'.Il giovane si e' allora rivolto a un amico colono che abita in un insediamento religioso, ottenendo asilo.
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