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Ugo Volli
Cartoline
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Amici, esultiamo ! D'Al-Ulema è il massimo 01/11/2009

Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

" Amici, esultiamo ! D'Al-Ulema è il massimo "

 D'Al-Ulema a braccetto con Hezbollah

Cari amici,
commozione? orgoglio? No, ecco, di più, un caldo fiotto di felicità nel centro del petto. Ecco quel che ho sentito ieri, quando ho letto di D'Alema finalmente candidato da Berlusconi a fare il ministro degli esteri dell'Eurabia finalmente unita. Non perché abbia condiviso il pensiero di molti ingrati: finalmente ci caveremo dai piedi il più antipatico politico italiano. Lo so che dicono questo. E però no. No, questo proprio no, sarebbe irrispettoso e ingiusto. Altre sono le ragioni della mia gioia e adesso ve le spiego.
La prima ragione riguarda lui. E' il Massimo, no? Alcuni dicono il Migliore, ma quello in realtà era Togliatti. Lui è il Massimo, che è meglio del Migliore. Massimamente meglio. E dunque, essendo occupato a quanto pare il trono più alto dell'universo, coperto anche il posto di segretario dell'Onu per ragioni di turni continentali, impossibile raggiungere  la presidenza americana perché bisogna essere nati negli Stati Uniti e non in provincia di Lecce (non sanno quel che si perdono...), destinata ai conservatori che hanno vinto le elezioni la presidenza dell'UE, be' il minimo per il Massimo era fare il ministro degli Esteri. Da Tayellerand e Metternich in poi, quello è un posto ideale per i cinici, che vi si esprimono al meglio. Ci sono alcuni che hanno il bernoccolo per questa o quella cosa, D'Alema forse non ha bernoccoli, per via di quell' interessante cranio dolicocefalo che sembra la reclame di un parrucchiere all'antica, ma certamente ha altre due grandi qualità, il pelo sullo stomaco e il gomito snodabile, adattissimo quest'ultimo per andare a braccetto con i migliori terroristi del Medio Oriente. Vi assicuro che sono due doti rare. Aggiungeteci una giusta considerazione di sé, mai travestita da falsa modestia e l'arte di fare pupazzetti di carta durante gli incontri politici, segno di vive intelligenze e senso pratico sopraffino. Il suo stile è inimitabile, la sua eleganza sublime, la sua intelligenza... be' la sua intelligenza è proprio massima. Insomma il posto di ministro degli esteri è proprio il suo role de phisique.
Ma la più importante è la seconda ragione, non personale ma generale, addirittura continentale. Il ministro precedente, Javier Solana, era un socialista spagnolo, ottima raccomandazione, ma aveva anche fatto il segretario della Nato, che lo squalifica alquanto. D'Alema (D'Al-Ulema per gli amici) è un vecchio nuovo comunista e sotto quell'aria sdegnata e indifferente, vi assicuro, gli batte un cuore rosso fuoco. Ecco, per Eurabia quale prospettiva migliore di chi saprà assicurare la fusione della passione per l'uomo nuovo e quella per il profeta vecchio, insomma l'incontro dell'utopia comunista e della realtà islamica? Chi meglio di lui può riuscirci? Un marinaio, un esploratore, un combattente, uno che da bambino era balilla, un pioniere staliniano, che ha baciato Arafat e pianto ai funerali di Togliatti, che ha snobbato Mitterand per la sua ingenuità e sgambettato Prodi senza neppure farci caso; uno che si intende di fiocchi e di spinnaker come di comitati centrali e commissioni di controllo, che è amico personale di Gheddafi e di Shroeder, uno che ha la stesso magra complessione di Obama: chi meglio di lui può diventare il massimo timoniere di Eurabia? Con quella faccia un po' così – ecco, fatemelo dire,  con quella faccia così mediterranea, coi baffetti alla siriana e le sopracciglia all'algerina, con le guance alla libanese e il collo marocchino... chi meglio di lui rappresenta nel corpo e nel volto l'onore sprezzante di un nuovo Saladino, che potrà esprimere prima che accada l'egemonia anche fisica del mondo arabo sull'Europa?
Amici, esultiamo. Se il Massimo supererà le difficili insidie di questa nuova Parigi-Dakar, Eurabia avrà davvero trovato il suo eroe. E noi, giustamente esiliati in Siberia, o forse nel deserto arabico, per le nostre colpe di sionisti impenitenti, ciò nondimeno piangeremo di gioia quando finalmente al Massimo sarà dato tutto il massimo che merita e dopo aver fatto il segretario dei giovani comunisti, quello del Pds, il presidente del Consiglio, il ministro degli esteri del regno d'Italia e dell'emirato d'Eurabia, finalmente raggiungerà la sua massima destinazione naturale e sarà ammesso a fare il dittatore del libero stato di bananas con il dono 23 vergini autoriparanti e una barca a vela di 187 metri a prova di scuffia. Per questo hanno combattuto i nostri avi, per questo è nata l'Unione Europea, adesso lo sappiamo. Forza massimo, che sei il massimo.
Vostro osservante

Ugo Volli


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