Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
" dell'odio Una semina che però non fa notizia "
Egitto-Israele, una pace troppo fredda
Un piccolo episodio per chiarire un po' lo stato delle relazioni in Medio Oriente. Invitata con molto anticipo, dopo aver ottenuto tutti i visti e i permessi di sicurezza, a un'equipe israeliana di medici che si occupano di tumori al seno è stato proibito di entrare in Egitto nei giorni scorsi per partecipare alla campagna nazionale della lotta contro questo tipo di tumori, nella cui cura Israele è all'avanguardia. Era un'occasione umanitaria, senza contenuti politici di sorta, un'iniziativa umanitaria a vantaggio delle donne egiziane, ma Mubarak o chi per lui ha deciso che non voleva avere israeliani fra i piedi. Segno di particolare tensione? Di conflitti in atto? Di pericolo di guerra? No, niente affatto. Tutto sommato la collaborazione su Gaza prosegue e l'Egitto certo condivide la preoccupazione israeliana sul tema centrale del momento, il pericolo dell'armamento atomico iraniano. Ma nessuno in questo momento desidera apparire in rapporti normali con Israele. L'Egitto blocca Gaza come Israele, ma deve mostrare sdegno per l'inumanità dell'assedio israeliano. Sottigliezze politiche mediorientali? No, è che la demagogia di sessant'anni di propaganda dell'odio a Israele e agli ebrei in tutto il mondo arabo si ritorce contro chi l'ha fatta e continua a farla, limitando la sua libertà di azione. Pensate che sono passati trent'anni e passa dalla pace di Sadat e i rapporti sono così bloccati. Dopo dieci anni o poco più dalla fine della Seconda Guerra, i vecchi nemici francesi e tedeschi che avevano combattuto infinite guerre, erano insieme nelle istituzioni europee e diventati addirittura buoni amici. E però i tedeschi non avevano neanche pensato a educare i bambini all'odio eterno verso i francesi occupanti dell'Alsazia e della Lorena e alla bellezza del morire per ammazzarne un po'. Tutti quelli che pensano che un accordo di pace coi palestinesi possa risolvere le tensioni in Medio Oriente ignorano questa semina dell'odio, che non è mai cessata da sessant'anni in qua e che rende peggio che difficile, futile, ogni possibile accordo.
Ugo Volli