Non so descrivere lo sconcerto che ho provato nel leggere l'intervista su Repubblica Se questo è un moderato, allora siamo messi bene, anzi proprio male. Per capire il senso delle posizioni di Abdallah, bisogna riferirsi al contesto che si sta creando intorno alla questione, aggiungendo anche la svolta nei rapporti tra Turchia e Israele. Tutto concorre a far ritenere che i paesi arabi stiano scivolando verso una guerra con Israele, la sola opzione che ha sempre consentito loro di ritrovare la loro unità . Gli attentati in Iran, la situazione esplosiva in Pakistan, la difficoltà di creare governi stabili (vedi Libano e Afganistan) offrono uno scenario inquietante dal quale non può che uscire una opzione ancor più inquietante, che trova la sua piena legittimità nel rapporto Goldstone che ha di fatto indicato in Israele l'origine di tutti i mali. E il mondo cosiddetto "civile" sta a guardare ! Cecilia Nizza
Sono uniti solo quando c'è da fare la guerra a Israele. E non deve chiamarsi antisemitismo ? IC redazione