Gli svedesi, eroi vichinghi in nome della libertà di stampa 21/10/2009
Ci sono delle volte in cui sono fiero della nostra Eurabia, dei momenti in cui davvero ritroviamo il nostro ruolo egemone, ma per il bene, per la pace dei popoli, non per il vecchio imperialismo. Prendete la Svezia. Vi ricorderete l'energica difesa del vescovo Williamson, negazionista della Shoà. Questo è naturalmente un merito, perché lo sappiamo tutti che bisogna diffidare da invenzioni antipalestinesi del genere come Auschwitz. Ma ancora per qualche tempo resta un reato in alcune parti dell'Europa, per esempio in Germania, dove si è aperta un'inchiesta. Williamson, peraltro, forse ispirato direttamente dal cielo, ha avuto la genialità di fare le sue dichiarazioni in un'intervista televisiva svedese; e in Svezia tanto basta per garantire la sua innocenza. Alla richiesta degli inquirenti tedeschi di acquisire il nastro con l'intervista, hanno subito risposto di no, è una questione di Libertà di Stampa: LdS e stop. Un'intervista televisiva non può essere un reato per definizione, figuriamoci poi un'intervista meritoriamente antisemita. Non è mica islamofobica, quello sì che sarebbe grave, è solo antisemita. Eroici vichinghi, vera razza ariana!
Poi c'è stato il caso Aftenbladet, in cui un brillante giornalista investigativo collaboratore del quotidiano aveva giustamente accusato senza alcuna prova i soldati israeliani di un crimine particolarmente odioso come il rapimento di ragazzi palestinesi per strappargli gli organi vitali: roba forte, che è giusto attribuire all'esercito israeliano: sono o no dei coloni criminali di guerra? L'ha detto anche il Goldstone, che è uno dei loro, anche se la pensa come noi. Be' gli israeliani hanno chiesto una smentita, e la Svezia, dura, ha detto no: LdS e basta. Loro hanno recuperato i parenti delle presunte vittime i quali hanno smentito che la vittima fosse stata depredata, hanno anche pazientemente smontato tutte le circostanze del pezzo, mostrando che non c'era niente di vero ma non hanno ottenuto neanche la pubblicazione di una lettera. Agli svedesi non importa la verità, importa LdS. E' scritto su un giornale e quindi anche se è falso e diffamatorio non importa: come vangelo! Eroici vichinghi, pura razza ariana!
Fin qua saremmo semplicemente all'eroismo. Ma c'è di più, è l'esempio: un eroismo che viene seguito e imitato. Sentite qui. I turchi, dopo aver giustamente cacciato gli israeliani da un'esercitazione militare (se ne sono andati anche gli altri, americani ed europei, ma che importa, loro si consolati coi siriani, che sono islamici e dunque molto meglio), hanno incominciato a trasmettere una telenovela sull'eroica lotta del popolo palestinese, dove si vedono continuamente soldati israeliani che ammazzano bambini a sangue freddo, sparando loro in faccia, o a tradimento nella schiena, per puro sadismo. Anche qui, figuratevi, proteste, critiche, recriminazioni. Non è mai successo niente del genere, dovete smentire o smetterla, hanno detto. Ma sapete cosa hanno risposto i turchi? Semplice, LdS, non possumus (o come si dice in turco). La nostra stampa è libera e anche l'intrattenimento televisivo, figuriamoci. Se è menzognero non importa, oltre alla LdS c'è anche la LdA, la libertà dell'arte, e senza dubbio una telenovela sui crimini israeliani in Palestina è Arte e dunque può mentire. Il governo di queste cose non si occupa. E bravi turchi, che hanno imparato dalla Svezia. Forse potremmo proclamare ariani ad honorem anche loro.
Ugo Volli
PS: Sapete che posto ha la Svezia nella pubblicizzatissima classifica della libertà di stampa compilata da "Reporters sans frontières"? Ma bravi, il primo posto. Israele il novantatreesimo. E' una classifica interessante, ne riparliamo domani