Riportiamo dal sito FONDAZIONECDF.IT l'articolo di Davide Meinero dal titolo " L'Iran schiera i suoi soldati in Libano ".
Nasrallah, leader di Hezbollah con Ahmadinejad
Recentemente l’Iran ha intensificato il ritmo dell’addestramento delle milizie di Hezbollah. Nel periodo fra luglio e settembre infatti circa 250 soldati di Hezbollah si sono recati in Iran per affinare le proprie capacità di combattimento. In concreto gli Iraniani stanno insegnando a Hezbollah come lanciare i razzi a lunga gittata Fajr-5 e Zezlal-2 (un’evoluzione dei razzi sovietici FROG-7). Gli Zezlal-2 hanno la capacità di colpire il territorio israeliano da Hirmil, nella valle di Bekaa, dove c’è la roccaforte di Hezbollah. Questo rappresenta un cambiamento rispetto al passato, dato che prima le Guardie della Rivoluzione addestravano i guerriglieri di Hezbollah a lanciare razzi dal Libano meridionale.
Già nella guerra del 2006 Hezbollah disponeva di razzi Zezlal-2, che hanno una gittata di circa 210 km, e razzi Fajr-3 e Fajr-5, che hanno rispettivamente una gittata di 70 e 45 km. Secondo l’esercito israeliano Hezbollah possiede anche razzi Fajr-5s, con gittata di oltre 300 km.
- Prima del conflitto del 2006 l’Iran aveva trasferito in Libano razzi Zezlal-2, ma durante le ostilità Israele ha distrutto circa la metà dell’arsenale militare di Hezbollah - compresi i lanciarazzi. Attualmente non si conosce l’entità delle risorse di Hezbollah, ma a quanto pare la milizia sciita dispone nuovamente di un gran numero di razzi Fajr-5s e Zezlal-2 di fabbricazione iraniana.
Questi razzi sono molto imprecisi e difficilmente riescono a colpire l’obiettivo, dato che sono stati studiati per lanciare attacchi su vasta scala in cui conta più la quantità che la precisione. Hezbollah non può servirsi di razzi più potenti, che richiederebbero lanciarazzi più grandi, facilmente individuabili dall’aviazione israeliana. Inoltre la milizia islamica preferisce lanciare attacchi mordi e fuggi per evitare di subire la reazione dell’esercito israeliano, decisamente più forte in un confronto diretto.
A quanto pare il recente addestramento era principalmente basato su:
· studio di nuove tecniche di guerriglia;
· costruzione di ordigni esplosivi improvvisati;
· creazione di un efficace sistema di sorveglianza;
· miglioramento del sistema di intelligence.
Almeno 80 guerriglieri sono ritornati in Libano, pronti a formare nuove reclute. In questo momento delicato l’Iran preferisce avere sul terreno soldati pronti ad intervenire nel caso in cui le trattative con l’Occidente finissero male.
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