La mia storia, la tua storia Assaf Gavron
Traduzione di Davide Mano e Stefano Zolli
Mondadori Euro 17,50
Non dovremmo perdere tempo, la vita è breve. Eitan Einoch a Tel Aviv lavora proprio in un’azienda di yuppies che ottimizza l’uso dei secondi, nei messaggi vocali ad esempio, nei semafori. Eppure per lui gli orologi si fermano: nel giro di pochi giorni Eitan sopravvive a tre attentati terroristici. Un miracolo. Il suo “resistere” alla morte lo fa percepire dal paese come un eroe, un simbolo, e dunque un obbiettivo speciale dei fondamentalisti palestinesi. In realtà Eitan è distrutto dal trauma: di quel che ha, la donna, il lavoro, non gli interessa più niente. Cerca solo i fili che lo legano a chi in quegli attacchi è stato ucciso. Ma Assaf Gavron, l’autore israeliano di La mia storia, la tua storia, non affronta la paura di Israele con toni tragici: anzi, velocemente, a capitoli alterni e pimpanti, ci fa viaggiare in una sorta di mondo parallelo dei palestinesi, dove il protagonista Fahmi – un ragazzo sconclusionato che il padre vuol convincere a studiare – viene trascinato dal fratello fanatico nel terrorismo. Inutile dirlo, le storie dei due sono destinate a incontrarsi. In Israele Gavron si è preso qualche critica per l’empatia con cui si mette nella testa degli estremisti. Ma alla fine, la fotografia dello Stato ebraico che ne esce è quella di una società plurale e libera. Dall’altra parte, c’è il terrorismo che avvelena i villaggi, fino a creare dei formicai impazziti.
Susanna Nirenstein
L’Almanacco dei Libri - La Repubblica