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Ugo Volli
Cartoline
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Avremo anche noi un posto nella costruzione dell'Emirato universale che darà Giustizia e Pace a tutto il mondo! 18/10/2009

Be', amici cari, adesso posso dirvelo, iniziavo a preoccuparmi. Mi aveva lasciato assai triste e perplesso la notizia che l'Italia nella votazione sul rapporto Goldstone al consiglio Onu dei diritti umani si fosse schierata praticamente da sola (accanto solo a posti insignificanti come Ungheria e Slovacchia, Olanda e Ucraina) dalla parte degli Stati Uniti  contro paesi illustri e particolarmente sensibili ai diritti umani come Barein, Bangladesh, Bolivia, Ghana, Indonesia, Gibuti, Liberia, Qatar, Senegal, Brasile, Mauritius, Nicaragua, Cina, Russia, Egitto, India, Giordania. Pakistan, Sudafrica, Argentina e Nigeria. Si può, noi con gli Usa contro il Bangladesh, L'Algeria e il Pakistan, in materia di diritti umani? Ma siamo impazziti? Gli altri Stati europei si erano almeno astenuti, in segno di rispetto per l'ideale terzomondista, se non per l'illustre giudice Goldstone, che a Gaza ha visto la luce della giustizia, benché di ascendenze giudaiche. Insomma, mi ero detto, vuoi vedere che qui ci espellono da Eurabia? Il nostro Prodotto Islamico Lordo sta scendendo clamorosamente sotto questo governo liberticida e anche il Deficit del bilancio di moralità aumenta, da quando sono state avvistate alle feste del premier alcune donne senza burka, giustamente definite escort, perché il loro corpo impudico poteva essere scorto da qualunque fotografo appostato, come ha documentato l'organo della Commissione per la Repressione del Vizio, Al Republic.

E invece no, anche se l'immoralità regna sovrana nel governo, pure ci sono forze sane nel paese pronte a reagire, a rilanciare. Per esempio quell'Urso o Orsetto lavatore, che purtroppo è solo viceministro in questo governo ingiusto e non alto commissario alla sharia, ma ha il privilegio di essere il portavoce del presidentissimo Fini, che lo ispira in ognoi siua parola: lo sapete no che ha proposto di introdurre in tutte le scuole del regno l'ora islamica. Un autentico sollievo. Certo, è una proposta timida, come forse direte voi che avete poca fede. Sapete, Fini è sempre un passo indietro, prima era fascista e si è messo a inseguire la democrazia che era passata dalle sue parti quando lui era ragazzo, tutto bene, meglio tardi che mai; ma poi l'ha scambiata per il partito democratico e si è messo a inseguire lui, giocherellone com'è, adesso ha superato anche quello e forse sta correndo dietro a Ramadan, chissà se lo raggiungerà. Dunque, seppure in ritardo di un autobus, magari ce la fa a portarci tantissimi immigrati subito regolarizzati e fatti votare, soprattutto è capace, grazie all'Orsetto, di mettere sul tappeto l'idea di far entrare la Verità dell'Islam nella nostra scuola. In ritardo sempre, ma coraggioso, addirittura visionario. Ecco: futurista.

Comunque sì, la proposta di Orsetto è modesta, non chiede di imporre nelle scuole italiane il Burka, neppure la preghiera cinque volte al giorno, che pure sono cose fondamentali; obbliga a imparare l'Islam solo quelli che sono già islamici e non, come sarebbe giusto, tutti gli studenti: perché anche se molti giovani hanno fatto l'errore di nascere cristiani o ebrei, un buono stato sa che l'Islam è la religione naturale dell'umanità, quella giusta e dev'essere imparata da tutti, fa parte dei diritti di tutti, come il cibo; l'ha detto anche la conferenza islamica nella sua dichiarazione dei diritti. E dunque è importante che tutti studino la sharia e la religione musulmana, anche se per il momento hanno il difetto, poverini, di essere stati traviati da un'altra religione, o - Dio non voglia- non ne hanno nessuna. E però il nostro onorevole Orsetto non ha avuto il coraggio o la cultura per proporre tutte queste cose giuste e neppure dei laboratori pratici per martiri con la costruzione di giubbetti esplosivi per punire gli infedeli, no, non l'ha proprio fatto. Pensate che onore per l'Italia se dei bravi maestri potessero iniziare a formatre dei martiri proprio nelle nostre scuole pubbliche.

E vabbe', Fini insegue, prima o poi ci arriverà; Orsetto parla con la sua voce come un ventriloquo, prima o poi lo dirà. Ma è un primo passo, no? E' questo che hanno capito alcuni saggi nel nostro panorama politico. Prima di tutto quel Massimo d'Al-ulema, che ha ancora il gomito santo per la passeggiata a Beirut con un leader degli Hizbollah: lui sì che faceva una politica estera equivicina. E anche la scuola, deve aver capito, ha da essere equivicina alle tradizioni cattoliche e a quelle islamiche. Non sono forse due le radici dell'Europa, la Cristianità e l'Islam? Il nostro Dante, non era forse un devoto studente di madrassa, appena travestito da Cristiano? Il nostro italiano non è forse un dialetto arabo un po' degenerato? Non hanno i musulmani fondato Roma e Atene, come sono stati loro a costruire Gerusalemme, altro che palle? Non è l'Islam ad averci dato Platone, Aristotele, Cicerone e anche Fanfulla da Lodi? Insomma, siamo equivicini ma più vicini a loro che a noi stessi. Dunque anche la scuola dev'essere equivicina. E se si deve iniziare questo avvicinamento al progresso solo da un'oretta di religione, vabbé, siamo riformisti, no? Meglio un cuscus oggi che una grande moschea domani, o magari meglio tutt'e due. Per questo bisogna dare il voto agli immigrati, come dice Fini, così potranno dare il voto a D'Al-ulema e realizzare per primi, nel nostro stivale, l'autentico socialismo islamico. La coppia Fini-D'Al-ulema è la vera speranza di questo marcio paese, è bello che siano d'accordo e che procedano, o meglio inseguano, assieme. Altro che le escort!

Ma la cosa più commovente è che l'ha capito anche la Chiesa. Non tutta, eh, ci sono anche degli egoisti che non ci stanno, come i cardinali Bagnasco e Tonini, che pretendono di difendere la tradizione cristiana di questo paese. Ma vi pare? Non aprirsi neanche un po', arroccarsi nella difesa degli interessi corporativi del clero, voler conservare l'identità italiana, non permettere che San Pietro diventi una moschea, come ha profetizzato un predicatore di Hamas qualche mese fa: che grettezza! Ma qualcuno invece , come il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Istituto per la Giustizia e la Pace (intese come resa al più forte) ha subito assentito: bene, bravo, bis, come saremo felici quando la maggioranza di questo paese, invece di dedicarsi a cose immorali come i bagni in mare e il calcio (accomunati dal fatto che si svolgono entrambi immoralmente in mutande), si occuperanno di spiritualità benché islamica, e si vestiranno completamente, mettendo sotto le vesti non importa se un cilicio o una cintura esplosiva...

Ve lo dico, ci sono notizie che riempiono il cuore. Di speranza, ecco, se non proprio di gioia realizzata. Non saremo più buttati fuori dall'Eurabia per il cattivo comportamento del nostro governo! Avremo anche noi un posto nella costruzione dell'Emirato universale che darà Giustizia e Pace a tutto il mondo! E parteciperemo con la nostra scuola islamicamente riformata alla grande crociata, o mezzalunata o jihad, fate voi, per eliminare dal mondo gli ultimi infedeli! Vi devo salutare. Ho sentito dalla finestra che il muezzin chiama alla preghiera nell'ex Duomo di Milano, attualmente chiamato moschea fine, in onore del presidente della Camera. A presto

Ugo Volli


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