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Questa e la seconda mail che abbiamo ricevuto oggi dopo la cartolina di Ugo Volli sul "viaggio pacifista" e la nostra risposta Ma secondo voi per quale motivo abbiamo scelto di lavorare con Jenin se non per cercare di disinnescare, attraverso percorsi di resistenza nonviolenta, una situazione certamente estremamente complessa? Penso che aver permesso a 110 ragazzi (e quindi famiglie) di "odiatori di Israele" di considerare giovani israeliani come amici, possa aver aiutato (da piccola goccia nel mare) un processo di ricerca di una convivenza, se non da buoni amici, almeno da vicini tollerabili. Poi non mi permetto di dettare l'agenda su cui impegnarsi a nessuno, per cui ciascuno e' libero di scegliere le sue strategie che rispetto, perfino quando non sono d'accordo. Gentile lettore, avere un'opinione diversa non è mancare di rispetto ma un esercizio di libera critica. lei pensa che un viaggio come quello al quale avete partecipato serva alla pace, mentre noi riteniamo che contribuisca a mantenere vivo quell'odio che anche lei dice di voler combattere. |
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