Pacifisti, ovvero come fare turismo a spese dei contribuenti 13/10/2009
Cari amici, vi ricordate quello slogan che un tempo si trovava sui manifesti per il reclutamento: "Vieni in Marina, imparerai un mestiere e girerai il mondo?" Be' il mestiere no, oggi non è di moda, ma un po' di sano turismo si può fare oggi non necessariamente in marina ma anche solo diventando pacifisti, naturalmente a spese dei contribuenti. Oltretutto una manifestazione fa molto più fino di un alzabandiera.
Prendete per esempio quella fantastica iniziativa in corso che si chiama "Time for Responsabilities" (cioè tempo per le responsabilità al plurale, non si capisce bene cosa vuol dire), di cui abbiamo già parlato: si presenta come la trasposizione della marcia per la pace di Assisi in Terrasanta. Mi hanno inoltrato alcuni trionfali comunicati stampa. I numeri che vantano sono questi: "401 Partecipanti / 127 Città rappresentate / 96 Giovani / 84 amministratori locali / 49 Comuni, Province e Regioni / 176 esponenti di 109 associazioni / 1 scuola Liceo Classico Maffei di Verona / 1 Squadra di calcio Allievi dell´Umbria / 174 Adesioni" Ci sono alcune evidenti anomalie (quasi tanti giovani quanti amministratori, per esempio, il che non testimonia a favore dell'appeal popolare della manifestazione; ma soprattutto un numero doppio di "città rappresentate" rispetto al numero complessivo degli enti locali elencati, eccetera.) Ma non formalizziamoci. Ci sono 401 persone che sono andate per una settimana nei Territori. A spese di chi?
Questo è un mistero più interessante che mi dà la tentazione di dire, secondo il modello del Leporello di Don Giovanni, "voglio fare il pacifista e non voglio più soffrir". La risposta è accennata in questa frase del comunicato stampa: "Il progetto è in larga parte autofinanziato dai partecipanti o dalle organizzazioni ed enti di appartenenza." Se capisco l'italiano, questo significa che gli organizzatori hanno messo un po' dei soldi pubblici che ricevono probabilmente grazie al vantato "patrocinio del Parlamento Europeo, del Ministero degli Affari Esteri Italiano, del Comitato delle Regioni, del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d´Europa, del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d´Europa e dell´associazione mondiale Città e Governi Locali Uniti", tutti enti che prendono fondi dalle nostre tasse; ma la maggior parte dei soldi li hanno messi enti locali e associazione, che istituzionalmente dovrebbero occuparsi di cose un po' diverse che fare le agenzie di viaggio per i propri assessori, funzionari e dirigenti.
Magari potreste chiedere direttamente che ragione hanno fatto i vostri soldi. Se siete membro di una delle seguenti associazioni o elettori delle città elencate nel comunicato stampa, chiedete a loro: "Acli, Arci, Pax Christi, Libera-Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie, Confronti, Cgil, Cisl, Aiccre, Anpi, Cittadinanzattiva, Legambiente, F.i.s.h. Federazione italiana superamento handicap, Fuci, Misef-Missionari senza frontiere, i Comuni di Genova, Spezia, Ancona, Modena, Napoli, Perugia, Potenza, Sondrio, le Province di Perugia, Ancona, Gorizia, Mantova, Rimini, Siena e le Regioni Umbria, Campania, Liguria, Marche, Molise." Voi direte, ma è una nobile "iniziativa di pace", vale la pena di finanziarla per allontanare la guerra. Certo, se fosse vero. Ma che cosa fanno davvero i partecipanti in cambio del viaggio? Mah, direi una bella vacanza: voglio fare il pacifista e non voglio più soffrir. Sul programma ci sono un paio di giorni di "visite e incontri" con varie località del West Bank e di Israele (quasi solo le città arabe). Fin qui, possiamo pensare che chiacchierare con propagandisti palestinesi non sia particolarmente attraente. E c'è un giorno di convegno, in cui gli stessi partecipanti parleranno: anche qui una noia mortale. Ma ci sono anche alcuni giorni di visite turistiche vere e proprie e perfino, questa sera alle 20.30 un giro di "Jerusalem by night" (così il depliant di Time per responsabilities, evidentemente pensando che ci sono i tempi per le responsabilità e quelli per il divertimento): questo certamente aiuta molto l'arrivo della pace. Giovedì invece è prevista una "notte delle candele" nella piazza di Betlemme (certamente un bel vedere...) e venerdì alle ore 12 un "Viaggio alle radici della Terra. Visita nel deserto al Monastero di S. Giorgio, a Gerico (la città più antica del mondo) fino al Mar Morto (a più di 400 metri sotto il livello del mare) dove sarà possibile fare un bagno nel lago più salato del mondo": Un bel bagno molto responsabile e pacifico, oltretutto molto salutare, dato che le acque del Mar Morto fanno bene. E' caratteristico che sia seguito da un evento che devo segnalarvi come particolarmente patetico: alle ore 17.00: Dal punto più basso della terra "In piedi contro la povertà". Qualunque cosa sia, immagino che i Partecipanti si levino dalle sdraio e facciano un pensierino alla povertà, è da non perdere. Magari l'anno prossimo staranno in piedi nella stazione a monte della funivia più alta d'Italia, sempre pensando alla povertà, e l'anno dopo si daranno alla vela, al golf, insomma a cose molto responsabili, pacifiste e soprattutto utili.
Bello, no? Peccato che sia un'occasione riservata a pochi pacifisti supersacrificali che soffrono terribilmente per produrre la pace in Medio Oriente facendo il bagno nel Mar Morto (e infatti, nei loro slogan, si definiscono "non buonisti ma realisti"). Ma non disperate. Se siete anche voi dei realisti e però non avete la fortuna di essere stati assunti come funzionari della regione Campania, del Comune di Napoli o di quello di Potenza, o non siete dirigenti della Cgil o della Cisl, che ci azzeccano moltissimo con Betlemme, e soprattutto non hanno alcun problema da risolvere a casa loro, se proprio volete spostarvi per esprimere il vostro pacifismo, potete partecipare come premio di consolazione all'utilissima biciclettata "per la pace" di domenica del comune di Vimodrone.
Ecco qualche notizia: "la biciclettata della Pace: [...] l´Ufficio Pace di Vimodrone, in sinergia con il Coordinamento Pace in Comune, di cui fanno parte le Acli di Milano, le maggiori Associazioni e oltre 35 Comuni della Provincia di Milano parte! Con questa manifestazione a cadenza annuale, vogliamo sottolineare come la lotta alla povertà a livello globale e a livello locale non siano in concorrenza [...] La fermata vimodronese è l´ultima tappa prima di ripartire tutti assieme per Piazza Duomo a Milano. Oltre all´allestimento di un punto ristorazione a Vimodrone, saranno anche distribuiti ai partecipanti, i palloncini, i megafoni e le fascette di stoffa che formeranno in piazza Duomo un unico "cordone"."
Insomma, niente bagno nel Mar Morto, ma la bicicletta fa bene alla salute. E vi daranno dei bellissimi palloncini, con fascette di stoffa e altri gadget: non sono aerei, ma sempre a spese del comune. Quel che conta è il movimento. A nuoto, in bici, in aereo, il risultato è garantito. La pace non mancherà di commuoversi, se almeno è un po' responsabile anche lei.