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Il mondo dei sogni di Obama 12/10/2009

Gentilissimo professor Volli, come lei sa, sono una sua ammiratrice, ma mi permetta di contestarle un'espressione nella cartolina da Eurabia di oggi.

Lei pensa veramente he Obama possa pensare a difendere l'Occidente con un po' di energia ?
Obama è nato "internazionale", non occidentale.

E' sempre stato un americano di nome in giro per il mondo, ora in Indonesia, ora alle Hawaii, stato americano sì, ma che rappresenta, nel suo incanto "turistico" la forma più splendida di un paese felice in cui il mescolamento delle razze è avvenuto in modo indolore.

Alle Hawaii tutti non sono cittadini, ma turisti, o meglio ospiti temporanei di un paradiso terrestre. Perchè non pensare che tutto il mondo possa essere come le Hawaii?

Illusione di Obama o accorta scelta di un piccolo gruppo di potenti che non vogliono che il terzo mondo americano, esistente dentro i loro stessi confini si rivolti contro i privilegiati, ovvero contro casta WASP ?

Mi scusi ancora, gentilissimo professore. Sua

Xenia gandini

Gentile lettrice, grazie della lettera. L'idea di un Osama che diventasse "energico" difensore dell'Occidente era evidentemente avanzata per ironia. Siamo perfettamente d'accordo Sulla sua ipotesi di un mondo turistico a favore dell'èlite Wasp (white anglo saxon protestant) ho invece delle riserve, se non altro perché è difficile accusare Obama di farne parte, se non altro per una questione di "abbronzatura", come direbbe Berlusconi. Semmai mi sembra che lui si immagini un mondo politically correct, alla maniera di un campus universitario, dove quel che conta è continuare a discutere e le minacce del mondo esterno sono ben lontane

ugo volli


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