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Romano, il machiavellico 12/12/2009

copia di lettera inviata a Sergio Romano al Corriere della Sera:

Rispondendo ad un lettore, lei dice  che  chi è al governo deve scegliere tra il male peggiore ed il male minore. Dai tempi del Machiavelli però, molte cose sono cambiate:  Obama è il presidente del paese "patria "dei diritti dell'uomo, e non mi sembra che in Cina tali diritti vengano precisamente rispettati!
In questi nove mesi di presideza, Obama non ha mantenuto le sue promesse, prima tra tutte quella di chiudere Guantanamo che mi risulta essere ancora attiva ed efficiente, senza contare che invierà altri soldati in Afganistan e non ha impostato niente di serio per la pace in Medioriente, anzi l'unica cosa che ha saputo fare è stato inchinarsi davanti al sovrano saudita e blandire il terrorismo di Hamas. Il rifiuto al Dalai Lama è solo la cigliegina sulla torta, un dettaglio che la dice lunga sull'individuo e sulla sua "spina dorsale", che non gli impedisce di essere mellifluo con i forti e duro con i deboli. Il rammarico è che, in quattro anni di presidenza, riuscirà a portare l'America alla rovina.
Ester Picciotto


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