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Informazione Corretta Rassegna Stampa
09.10.2009 Nobel, un parametro
L'analisi di Federico Steinhaus

Testata: Informazione Corretta
Data: 09 ottobre 2009
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «Nobel, un parametro»

 Alfred Nobel

Gli ebrei sono più intelligenti degli altri? No, assolutamente no. La quantità degli stupidi è fra gli ebrei percentualmente uguale a tutti gli altri, almeno così suppongo perché ovviamente non ci possono essere statistiche in questo campo. Si tratta di un pregiudizio positivo senza fondamento, esattamente come sono senza fondamento quelli negativi. Tuttavia gli ebrei sono costretti da secoli a sfruttare al massimo le loro capacità per poter chiedere di essere considerati “uguali” agli altri; è da qui che deriva questa loro fama.

Questa premessa era indispensabile per consentire la corretta comprensione di una statistica molto delicata, che può dar luogo ad interpretazioni malevole.

Dal 1901 ad oggi i circa 13-14 milioni di ebrei sparsi per il mondo hanno ottenuto 171 premi Nobel nelle varie discipline, da quelli scientifici a quelli letterari e per la pace. 

 I musulmani (1,5 miliardi) nello stesso periodo di 108 anni ne hanno ottenuti nove, due per la letteratura , uno in fisica, uno in chimica, gli altri cinque per la pace. Ma è soprattutto la constatazione che solamente due musulmani abbiano vinto premi Nobel nel campo scientifico che allarma e segnala l’abisso di arretratezza nei vari settori della ricerca che penalizza il mondo islamico. La ricerca scientifica porta a conquiste che invadono il campo della cultura, della religione, del progresso civile. Se solamente pensiamo alle immense ricchezze degli stati che custodiscono le massime riserve petrolifere del mondo ed all’utilizzo che se ne potrebbe fare (invece di comperare ed investire in altri settori che generano ulteriori ricchezze) c’è da rabbrividire.

Israele, nei suoi 61 anni di esistenza, ha ottenuto 9 premi Nobel come l’Islam , più della Cina, più della Spagna, uno in meno dell’Australia.

Eppure, in Gran Bretagna i sindacati lanciano il boicottaggio dei prodotti israeliani, molti politici israeliani evitano di metter piede sul suolo inglese per paura di essere arrestati con l’accusa di crimini di guerra, e non ci siamo dimenticati i vari boicottaggi delle collaborazioni di università ed istituzioni culturali inglesi con le consorelle israeliane. Belgio, Spagna, Svezia si accodano. E non esiste traccia di analoghe iniziative nei confronti di istituzioni o politici di altri stati.

Che Israele, come è successo agli ebrei, sia condannato ad essere “più intelligente” per poter essere “uguale”?


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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