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Il Foglio Rassegna Stampa
09.10.2009 La nuova arma dell'antisemitismo: boicottare gli istituti di ricerca israeliani
Il più bersagliato è il Weizmann Institute

Testata: Il Foglio
Data: 09 ottobre 2009
Pagina: 3
Autore: La redazione del Foglio
Titolo: «Boicottare gli antibiotici israeliani»

Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 09/10/2009, a pag. 3, l'editoriale dal titolo "Boicottare gli antibiotici israeliani ".

 Ada Yonath, israeliana, premio Nobel per la chimica
 Weizmann Institute

Lavora al Weizmann Institute la biologa israeliana Ada Yonath che ha ricevuto il premio Nobel per la Chimica, che con le sue ricerche ha scritto un capitolo decisivo nello sviluppo di nuovi antibiotici. Il Weizmann è uno degli istituti più bersagliati dai boicottaggi accademici in giro per l’Europa. Una delle forme più sofisticate e progressiste di antisemitismo, il boicottaggio d’Israele è puro oscurantismo perché tenta di impedire la libera circolazione delle idee. E’ una forma di razzismo. Questi spregiatori dovrebbero, a rigor di logica, fare a meno degli antibiotici della professoressa Yonath, del farmaco Copaxone per la sclerosi multipla o di quell’apparecchio che aiuta a ripristinare l’utilizzo di mani paralizzate. Tanto per citare alcune delle scoperte israeliane che stanno rivoluzionando la medicina. IlWeizmann Institute porta il nome di uno dei padri fondatori d’Israele, un grande scienziato, un fiero sionista. Il simbolo di tutto quello che i razzisti e gli antisemiti laureati stanno cercando di strozzare. Nel 1934 un volume di Nature, la principale rivista scientifica britannica, conteneva due lettere dello scienziato tedesco Johannes Stark, in cui spiegava ai colleghi inglesi perché i professori ebrei dovevano essere cacciati dalle università tedesche. Fu l’inizio della rovina della scienza tedesca, che dopo l’Olocausto non avrebbe mai più raggiunto i livelli di genio di un tempo. Boicottando Israele, le accademie europee si stanno votando allegramente alla morte intellettuale.

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