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Aggressore e vittima 01/02/2010

Saul Friedländer
Gli anni dello sterminio.
La Germania nazista e gli ebrei (1939-1945)
Garzanti

"Gli anni dello sterminio" porta a termine uno dei maggiori sforzi compiuti da uno storico contemporaneo per ricostruire e comprendere l'evento chiave del Novecento: la persecuzione e lo sterminio di milioni di ebrei nell'Europa occupata dai nazisti. L’autore, uno dei maggiori studiosi dell’Olocausto, studia la macchina nazista ai suoi diversi livelli e nei diversi paesi, permettendoci di capire la scala, la complessità e l'interdipendenza dei vari fattori che resero possibile lo sterminio. Utilizzando documenti ufficiali, ma anche diari, lettere e memorialistica, Friedlander ci restituisce una terribile pagina di storia in tutte le sue sfaccettature, erigendo un autentico monumento alle sue vittime.

Saul Friedländer
L'ambiguità del bene.
Il caso del nazista pentito Kurt Gerstein
Bruno Mondadori

La vera misteriosa storia di un cristiano convinto che entrò a far parte delle SS e che si suicidò il 25 luglio del 1945. Tre mesi prima si era consegnato alle autorità francesi per testimoniare le atrocità dei campi di concentramento. Cercò davvero di impedire l'invio dei gas ai campi? Eroe o simulatore? Innocente o colpevole? Si cerca di ricostruire la sua storia in base anche ai processi postumi che lo videro coinvolto.

Saul Friedländer
La Germania nazista e gli ebrei.
1.Gli anni della persecuzione 1933-1939
Garzanti

Intorno alla metà del Novecento una delle nazioni più civili e colte si dedicò alla più criminale impresa della storia moderna: lo sterminio degli ebrei d'Europa. Nel suo saggio l’autore propone innanzitutto un ampio quadro dell'antisemitismo europeo dall'Ottocento fino alla presa del potere da parte di Hitler. Analizza poi le decisioni dei vertici del partito nazista e quelle dei quadri intermedi, la posizione dell'élite intellettuale e industriale e quelle delle chiese cattolica e protestante, oltre al comportamento dei singoli cittadini che in grande maggioranza accettarono passivamente la persecuzione degli ebrei, fino all'esplosione del 1938, con la famigerata 'Kristallnacht'. Ma al centro della narrazione ci sono soprattutto le vittime, il loro atteggiamento e le loro reazioni, la loro storia concreta.

Saul Friedländer
A poco a poco il ricordo
Einaudi

Nato a Praga alla vigilia dell'avvento al potere del nazismo, Pavel-Paolo-Friedländer percorrerà giovanissimo l'Europa devastata e terrorizzata per approdare, dopo un esilio francese, allo stato di Israele in piena guerra di indipendenza. Qui cambierà ancora nome: con un percorso inverso a quello dell'apostolo di Tarso, diverrà Saul, consegnato con questo nuovo e ultimo nome all'impegno doloroso della memoria. Nel continuo confronto con la storia cruenta dei luoghi in cui si svolge la sua vicenda, il filo delle scelte compiute dal narratore si dipana rivelando angosce, contraddizioni ed entusiasmi in un tessuto che intreccia lo sguardo lucido sui conflitti del presente ai doveri gravi verso il passato. Il romanzo autobiografico di Friedländer è uno strumento imprescindibile per la comprensione del drammatico clima politico del suo paese.




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