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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
07.10.2009 Una proposta di legge per vietare il niqab e il burqa in Italia
Cronaca di Alessandra Arachi

Testata: Corriere della Sera
Data: 07 ottobre 2009
Pagina: 23
Autore: Alessandra Arachi
Titolo: «La Lega: carcere e multe anti burqa»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 07/10/2009, a pag. 23, l'articolo di Alessandra Arachi dal titolo " La Lega: carcere e multe anti burqa ".

 Niqab

ROMA — La proposta di leg­ge della Lega non lascia spazio ad equivoci e spalanca le por­te alle polemiche: vietare l’uso del burqa in Italia. Tout court.
Dovesse passare questa legge si rischierebbe addirittura il carcere da uno a due anni e multe da mille a duemila eu­ro. Quelli del Carroccio l’han­no presentata alla Camera con un intento preciso, ovvero mo­dificare la legge Reale del 1975 in tema di ordine pubbli­co, lì dove si vieta di utilizzare caschi o qualsiasi altro indu­mento che impedisca il ricono­scimento della persona senza un giustificato motivo.
La modifica proposta dalla Lega? «Togliere quel 'giustifi­cato motivo' e fare chiarez­za », spiega Roberto Cota, ca­pogruppo a Montecitorio. Poi aggiunge: «Non siamo razzi­sti, non abbiamo niente con­tro i musulmani, ma la legge deve essere uguale per tutti».
E Carolina Lussana rilancia: «Quel giustificato motivo ne­gli anni è stato fonte di molti contenziosi fra sindaci e pre­fetti. E noi non abbiamo dub­bi: fra la tutela della libertà re­ligiosa e la tutela della sicurez­za dei cittadini per noi la prio­rità è la sicurezza».
La reazione dell’opposizio­ne è stata compatta. O quasi. Perché da un lato si leva la vo­ce di Donatella Ferranti, capo­gruppo Pd in commissione giustizia, che sostiene l’inco­stituzionalità di una simile leg­ge ». E alla sua si accosta an­che quella di Massimo Dona­di, capogruppo Idv alla Came­ra: «Impedire esplicitamente l’uso di simboli religiosi po­trebbe essere incostituziona­le ».
Dall’altra parte, però, è chia­ra la voce di Emma Bonino: «E’ da tempo immemorabile che sostengo che indossare il burqa o il niqab integrale in
pubblico viola non solo leggi sulla sicurezza, ma soprattut­to un concetto base della de­mocrazia e dello stato di dirit­to ».
Netta pure quella di Debora Serracchiani, del Pd: «La pro­posta della Lega è sicuramen­te strumentale, ma tocca un problema vero. I dubbi sul­l’uso
del burqa sono condivisi da moltissimi italiani».
Plauso all’iniziativa della Le­ga arriva in coro dal Pdl. Pri­mo dalle parole di Daniele Ca­pezzone, portavoce del grup­po: «Possibile che a sinistra non si rendano conto che il burqa è il simbolo e il mar­chio dell’oppressione odiosa e inaccettabile subita da tante donne?». Subito dopo si acco­da Beatrice Lorenzin, giovane deputata del Pd: «Ci ha pensa­to l’imam del Cairo Moham­mad Tantawi a ridare dignità a migliaia di donne che sono state costrette ad indossare il burqa». E Mario Borghezio, che per la Lega è eurodeputa­to, taglia corto: «Cosa aspetta l’Europa a vietare l’uso del ve­lo integrale, imposto con la forza alle donne musulmane che vivono nei Paesi dell’Unio­ne europea?».

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