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Sergio Romano: se fosse solo odio ? 30/09/2009
Ogni discussione sulle parole di Ahmadinejad all’Onu dovrebbe co­minciare dal testo del discor­so. L’ho letto nella versione in­glese e cerco di riassumerne, molto sommariamente, i pun­ti essenziali.
 
- Bene! Bel lavoro veramente! Siamo perennemente a caccia di soldi eh? Mi piacerebbe sapere chi ti paga…

Ahmadinejad ha esordito con alcune riflessioni sul mo­noteismo, sul ruolo storico dei grandi profeti (Noè, Abra­mo, Mosè, Gesù e Maometto) per la redenzione dell’umani­tà, sull’importanza delle fede e della spiritualità nelle rela­zioni internazionali.
 
- Certo! Perché non inserire nella lista dei profeti Hitler, Stalin e magari Osama bin Laden? Pensa bene: la legge di Maometto, la forza di volontà di Hitler, il carattere di Stalin e i dollaroni di bin Laden. Che vuoi di piú ?
 
Gli accen­ti ecumenici del discorso sa­rebbero piaciuti a Giovanni XXIII, il duro giudizio sul­l’agnosticismo (una forma di relativismo) dovrebbe essere piaciuto a Benedetto XVI.
 
- Gli accenni sarebbero SENZA DUBBIO piaciuti a Lutero…

Ha detto che i maggiori pe­ricoli, per l’umanità sono le ar­mi di distruzione di massa e il terrorismo, fra cui in partico­lare il terrorismo di Stato.
 
- Sarebbe stato meglio specificare quale Stato/Stati, ma chi appoggia hizballah? 

Ha ricordato che Saddam, durante la guerra contro l’Iran, fu armato dall’Occiden­te e impiegò armi chimiche.
 
- Non mi sembra che ci siano differenze di vedute fra Saddam e Ahmadinejad, percui visti i risultati l´ occidente dovrebbe stare molto attento a sostenere regimi terroristi.

Ha affermato che Al Qaeda nacque dal sostegno degli Usa ad alcuni gruppi della resi­stenza antisovietica e che l’ar­senale nucleare israeliano ha beneficiato della complicità americana.
 
- Al Qaida è sorta grazie ai petrodollari di bin Laden & Co. (leggi stati canaglia)

Ha duramente descritto le vessazioni subite dai palesti­nesi nella loro terra. Ha sostenuto che alcuni Pa­esi cercano d’impedire ad al­tri il libero accesso alle tecno­logie del progresso.
 
- Ma di quali vessazioni stai parlando?! Le vessazioni i palestinesi le hanno subite dai loro leaders e dal resto dei stati arabi!

Ha rivendicato il carattere democratico dell’Iran: un Pae­se in cui, dopo la rivoluzione, «si è votato 27 volte».
 
- Sappiamo tutti in che modo si vota laggiù…

Ha auspicato un maggiore impegno dell’Onu per il disar­mo e ha chiesto all’Aiea (Agen­zia Internazionale per l’Ener­gia atomica) di promuovere l’applicazione dell’art. IV del Trattato di non proliferazione sul libero accesso dei Paesi fir­matari alle tecnologie nuclea­ri.
 
- Si si; l´obbiettivo comunque è quello di disarmare Israele, il cui arsenale se l´è costituito per difendersi, non per minacciare!

Ha ripetuto che l’Iran non vuole armi nucleari, ma che potrebbe, se vi fosse costretto dalle circostanze, riconsidera­re la sua politica.
 
- Mi sa tanto che l´Iran è giá in possesso di armi nucleari, percui la sola politica da riconsiderare è quella riguardante il loro prossimo utilizzo

Ha denunciato il «regime sionista di occupazione», ma non ha auspicato la distruzio­ne di Israele e non ha negato la realtà del genocidio ebrai­co.
Ha dichiarato di essere pronto e negoziare.
 
- No comment. L´unica cosa “ebraica” con la quale Ahmadinejad sarebbe pronto a negoziare (per poi magari sbarazzarsene, sterminandoli uno ad uno) sono i Neturei Karta.

Alcune delle affermazioni di Ahmadinejad sono conte­stabili o grossolanamente esa­gerate. Ma altre sono vere (la benevolenza degli Usa per l’Iraq durante le guerra con­tro l’Iran) o, come quelle sui palestinesi, riflettono i senti­menti e le convinzioni della grande maggioranza del mon­do musulmano.
 
- Giá… un mondo in cui gli omosessuali vengono impiccati, le donne lapidate, un mondo in cui chi non è d’accordo scompare dalla circolazione. Bellissimo…
 
 Le otto dele­gazioni che hanno abbando­nato la sala (tra cui Francia, Germania, Gran Bretagna, Ita­lia, Paesi Bassi, Stati Uniti) avrebbero fatto meglio ad ascoltarlo fino in fondo. Certe forme di diplomazia spettaco­lo (come l’interminabile di­scorso di Gheddafi all’Onu) sono infantili, demagogiche e, in ultima analisi, inutili.
 
- Beh, io personalmente sarei rimasto. Alla fine mi sarei tolto le scarpe e le avrei scaraventate in faccia a quei maledetti delinquenti.

Paolo Scanferla - Ein Harod Meuchad - Israel 


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