Riportiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 29/09/2009, a pag. 5, l'articolo dal titolo "Israele in vacanza per Yom Kippur ma la festa non cancella l´allarme ".
Repubblica ha collaudato un nuovo sistema per manipolare le informazioni: riportare una reazione prima di descrivere ciò che l'ha causata, come facevano i corrispondenti Rai prima dell'arrivo di Claudio Pagliara : " la Striscia di Gaza controllata dagli islamico-radicali di Hamas, dove in mattinata due giovani sono stati feriti dagli israeliani dopo che colpi erano stati sparati contro una pattuglia.". Il lettore in questo modo si focalizza sui due arabi feriti e scopre solo in seguito che si trattava di due terroristi che avevano sparato contro una pattuglia israeliana, la quale, ovviamente, ha rispoto al fuoco.
Per quanto riguarda l'Iran, Repubblica scrive : "Iran, considerato da Israele un pericolo incombente ". L'Iran è un pericolo per Israele e questo non solo agli occhi dello Stato ebraico. Ma è evidente che per la redazione euraraba di Repubblica fornire correttamente le informazioni non è prioritario. Ecco l'articolo:
Iran e Hamas, solo birichini ?
GERUSALEMME - Una giornata di riposo e di silenzio, ma dietro la facciata di raccoglimento monta l´allarme e la paura per le esercitazioni missilistiche iraniane di queste ore. Così Israele ha celebrato ieri lo Yom Kippur, la ricorrenza più sentita dagli ebrei, dedicata alla preghiera, all´esame di sè, alla penitenza, al distacco da ogni occupazione. Secondo consuetudine, il Paese si è fermato: uffici chiusi, attività azzerate, locali pubblici sbarrati. Una quiete che non ha cancellato il clima di tensione sui fronti più caldi.
Lo stato d´allerta - secondo quanto assicurato dal governo e dai vertici militari, memori della Guerra del Kippur scatenata a sorpresa da Egitto e Siria 36 anni fa - è stato mantenuto elevato sia al confine nord (bersaglio in passato dalle milizie sciite libanesi di Hezbollah), sia a quello meridionale con la Striscia di Gaza controllata dagli islamico-radicali di Hamas, dove in mattinata due giovani sono stati feriti dagli israeliani dopo che colpi erano stati sparati contro una pattuglia.
La sorveglianza - con satelliti e sistemi radar in piena attività - si è però concentrata essenzialmente in direzione dell´Iran, considerato da Israele un pericolo incombente con i suoi programmi atomici e teatro ieri di esercitazioni condotte con missili a medio lungo-raggio capaci di colpire lo Stato ebraico. Esercitazioni accompagnate dai proclami bellicosi dei Guardiani della Rivoluzione e dalle minacce esplicite a Israele del ministro della Difesa, Ahmad Vahidi: secondo il quale «il regime sionista, se mai proverà ad attaccare le installazioni iraniane, finirà con l´esalare l´ultimo respiro». Parole cui il governo d´Israele ha già risposto auspicando sanzioni stringenti della comunità internazionale verso Teheran, ma anche rivendicando il diritto a ricorrere, in caso di necessità, anche all´opzione militare.
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