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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
27.09.2009 In arrivo due fiction TV su Pio XII
Ma fiction vuol dire finzione, gli spettatori lo ricorderanno ?

Testata: Corriere della Sera
Data: 27 settembre 2009
Pagina: 45
Autore: Emilia Costantini
Titolo: «Pio XII, la sfida delle due fiction»

Se la beatificazione di Pio XII è contrastata dal giudizio degli storici seri, può darsi che si realizzi grazie alla Tv. Sono infatti in arrivo due produzioni, una italiana e l'altra tedesca, in base a quanto leggiamo sul CORRIERE della SERA di oggi, 27/09/2009. a pag.45, nel pezzo di Emilia Costantini dal titolo " Pio XII, la sfida delle due fiction ". C'è la parola " fiction ", è vero, cioè finzione, quindi questo Pio XII " nuovo conio " non sarà altro che una finzione, ma sappiamo già quanto potere emana dal piccolo schermo. Se ci verrà presentato come un sant'uomo, gli spettatori lo crederanno, e al Vaticano l'operazione riuscirà. Aspettiamo di vederli, poi ne riparleremo.

ROMA — È in arrivo in tv un dop­pio Pio XII. Mentre in Italia la Lux Vi­de gira per Rai Fiction «Sotto il cielo di Roma» sul Vaticano e gli ebrei du­rante l’occupazione nazista (protago­nista l’americano James Cromwell) un’altra miniserie si prepara in Ger­mania: una produzione interamente tedesca, dove il pontefice però è in­terpretato da un italiano, Remo Giro­ne. «Francamente è curioso che i te­deschi scelgano un attore italiano, mentre gli italiani preferiscano un americano», commenta divertito Gi­rone, l’indimenticabile malvagio di tante Piovre tv.

La Lux Vide motiva la scelta di Cromwell per via della somiglianza con Papa Pacelli. Ma perché la pro­duzione tedesca ha puntato su Giro­ne? Risponde: «Ho lavorato spesso in Germania e mi conoscono. Poi, la produttrice tedesca Regina Ziegler voleva attori italiani nei ruoli da ita­liani. Ma qui non si tratta di una sem­plice biografia storica, dove sarebbe necessaria la stretta aderenza fisica al personaggio reale. Evidentemente non interessava un 'sosia', perché la sceneggiatura scava nel privato del Papa, restituendone un ritratto dove si esaltano i suoi rapporti personali con gli altri personaggi. In particola­re con suor Pascalina: figura centra­le nella storia di Pio XII». Il film Got­tes mächtige Dienerin è tratto dal li­bro di Martha Schad «Suor Pascali­na e Pio XII», proponendo una visio­ne più intimista del personaggio. «Per questo — spiega l’attore — ho accettato il ruolo».

In quello della suora, recita una fa­mosa attrice tedesca, Christine Neu­bauer, la regia è di Markus O. Ro­senmüller.

Ma la miniserie, girata tra Germania e Italia, non è destina­ta solo alla tv tedesca. Precisa Giro­ne: «Sono in corso trattative, per tra­smetterla anche su quella italiana».

La narrazione parte da quando il futuro pontefice è nunzio apostolico prima a Monaco poi a Berlino: «Co­nosceva molto bene la lingua e la cul­tura tedesche — continua il prota­gonista
— da ragazzino aveva avuto persino una bambina­ia tedesca. Negli anni in cui viveva tra Monaco e Berlino, conobbe suor Pascalina: non solo una segretaria, ma una per­sona di cui si fidava cie­camente e con cui strinse un rapporto di profonda stima e, suppongo, amici­zia. Tanto che poi, quando tornò in Italia, prima come Se­gretario di Stato poi eletto Papa, continuò a volerla accanto. Pascali­na gli fu vicino fino alla morte. Un rapporto strettamente personale, che fu la prima fonte di critiche: qualcuno sospettò addirittura che la relazione tra i due andasse oltre il le­cito e che comunque adombrasse una predisposizione del pontefice verso la nazione tedesca, avvaloran­do in seguito l’ipotesi che coltivasse simpatie anche per Hitler». E non era così? «Non lo poteva vedere, sa­peva benissimo che era un pazzo sanguinario. Ed è quello che viene descritto nel film che interpreto». Però, fu accusato di non aver pre­so posizioni forti e ufficiali con­tro la deportazione degli ebrei. «Questa storia del 'silenzio' di Pio XII sulle stragi naziste — spiega — parte da un te­sto di Rolf Hochhuth, 'Il Vi­cario', un dramma storico dei primi anni Sessanta, do­ve l’autore si interroga pro­prio sull’atteggiamento del­la Chiesa nei riguardi di Hitler. Il grande regista Erwin Piscator lo mise in scena nel 1963 ed esplose la polemica. Da qui è nata la leggenda negativa sulla figura del Papa. Ma va detto — aggiunge Girone — che Ro­ma è stata la città dove è stato salva­to il maggior numero di ebrei, mi pa­re oltre 10 mila, nascosti tra chiese e conventi, anche se Papa Pacelli non prese una posizione ufficiale, per­ché temeva ritorsioni antisemite». In che senso? «Quando iniziarono le deportazioni, un vescovo di Utrecht pronunciò un infuocato discorso contro Hitler: in seguito a quel di­scorso, furono rastrellati 4 mila ebrei. Il Papa allora deve aver pensa­to: se è accaduto questo orrore solo per il discorso di un vescovo, figuria­moci cosa può accadere se è la mas­sima autorità del Vaticano a lanciare il j’accuse . Insomma, temeva rappre­saglie contro gli ebrei, che però co­minciò ad aiutare nascondendoli». Dunque, viene completamente riabi­litato nel film? «La produzione tede­sca è assolutamente obiettiva. E ne esce una bella figura». Ma Remo Gi­rone, interpretandolo, che idea se n’è fatta? «Io sono chiamato a inter­pretare un personaggio e non ad esprimere una mia idea su di lui. Al di là delle polemiche — conclude— si cerca di ristabilire la verità storica e di rendere giustizia alla figura di un uomo che non si è sottratto alla responsabilità morale del suo ruo­lo » .

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