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Buongiorno, Avevo mandato giorni fa questo semplice commento tramite una email al Giornale, nonchè a tutte le testate d'Italia, in segno di protesta contro questa "delinquente mediatica". Vedo che oggi, se ne esce ancora con queste sparate (saranno pilotate ? ), ma una moderazione interna al Giornale esiste?, o "cualunque delinquente mediatico" è lasciato libero di scrivere le peggio cretinate (fossero solo queste direste...). La Ida Magli deve essere solo che radiata dai giornalisti, deve ritornare a fare un pò di "catechismo" o magari andare a scuola di nuovo......... *************************** Gentili Signori, vi seguo con interesse e vi leggo tutti i giorni. Ho archiviato oltre mille e cento vostri giornali (notevoli le cartoline di Ugo Volli. Giorgio Israel, poi, mi affascina: lo leggo con sommo diletto sia quando scrive su vostro giornale – poco, in verità – che sul Foglio, Corriere e principalmente sul suo blog). Ho cominciato dal luglio di tre anni fa, praticamente da quando ho scoperto il vostro sito. Sono sempre stato sostanzialmente d’accordo con quello che scrivete e ho sempre aborrito l’antisemitismo, sia quello palese, manifestato dai noti personaggi, che quello strisciante, ancora più subdolo, che – sottotraccia – si diffonde sempre più pericolosamente nel mondo occidentale. Oggi però mi ha colpito il vostro commento sul pensiero di Ida Magli. Non è forse vero, nel complesso, che le regole truculente del Corano trovano riscontro in alcune, altrettanto crudeli, della Bibbia? Spiegatemi, per favore, dove sbaglio? Questa lettera è stata inviata al Giornale da Federico Steinhaus. La pubblichiamo e la facciamo nostra, quale risposta ai lettori che ci hanno scritto. Ho letto l’articolo di Ida Magli pubblicato ieri e ritengo di dover fare qualche precisazione. Non è esatto il collegamento che la Magli stabilisce tra la Bibbia (che lei cristianamente chiama Antico Testamento), il Corano e la parte innovativa dell’insegnamento di Gesù. Gesù era ebreo ed in quanto tale legato indissolubilmente alla Bibbia ed ai suoi insegnamenti etici e religiosi (Non fare agli altri quel che non vuoi sia fatto a te stesso è il cardine di questi insegnamenti!). La lapidazione, la fustigazione, e perché no la poligamia non fanno più parte del bagaglio etico-religioso ebraico da svariati millenni. E il citato “occhio per occhio, dente per dente” stabiliva un codice di equivalenza giuridica, dunque di giustizia, nelle liti in un mondo che ancora, esternamente al popolo ebraico, praticava ben altre e sanguinarie vendette. E’ vero che la Magli non menziona gli ebrei nel suo articolo, ma i riferimenti che lei fa alla Bibbia sono estremamente chiari nel prestarsi a questa intenzione. Lo stesso valga per il rapporto fra religione e scienza. Sono stati ebrei gli scienziati (filosofi, cartografi, medici ecc. fino ad Einstein e Freud) più rivoluzionari della storia, senza che la religione avesse alcunché a ridire; perseguitati o emarginati sono stati invece, per motivi teologici, gli scienziati cattolici, per non parlare dello stallo registrato negli ultimi 5 secoli in seno all’Islam. A differenza dalle altre due religioni monoteiste, quella ebraica lascia amplissima libertà d’azione e di pensiero, anzi educa al dubbio ed alla ricerca, senza stabilire canoni di “salvezza eterna” che la riserverebbe solo ai fedeli dell’Islam e del Cristianesimo. Non credo che impastare articoli con ignoranza, equivoci o posizioni pregiudiziali sia utile alla correttezza dell’informazione alla quale i lettori hanno diritto. Cordialmente Federico Steinhaus |
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