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Ugo Volli
Cartoline
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L'Unifil? Serve a bloccare l'invasione del Libano da parte di mucche e tori sionisti 10/09/2009

Ogni tanto ci ricordiamo del fatto che l'Italia ha 2500 soldati in Libano, in una missione che si chiama Unifil2, di cui massimo d'Alema è molto fiero. Di solito accade quando per la legge della probabilità incrociano un trasporto d'armi di Hizbullah, o incappano in un deposito e di solito hanno la saggezza di ritirarsi "per non provocare incidenti", anche quando forse potrebbero ricordarsi che gli eserciti sono fatti per affrontare gli incidenti, se occorre usando la forza.
Qualche giorno fa, però, ho finalmente capito a cosa serve Unifil, e vi assicuro che è uno scopo nobile e giusto. Leggete qui la notizia da ynews, il sito del quotidiano Yediot Ahronot:
"Although the United Nations failed to prevent 15 Lebanese citizens from crossing the border into Israel last week, a UNIFIL force in southern Lebanon is trying to stop Israeli cows from drinking the water of a pond on Lebanese territory near the northern border. [...] Spanish and Indian peacekeepers had offered to build a metal fence which would encircle the pool, preventing the Israeli cows from drinking its water and allowing Lebanese shepherds to come to the area with their herds. The proposal was made in a meeting between senior UN officials in southern Lebanon and the leaders of one of the villages in the area. About a year ago, Spanish troops fired at a bull who had crossed the border from Israel to Lebanon and was making his way to the pond. The bull was shot to death after attacking a UNIFIL force.
[Anche se le Nazioni Unite non sono riuscite a impedire lo sconfinamento di 15 cittadini libanesi la settimana scorsa, Unifil sta tentando di fermare le mucche israeliane che cercano di bere dell'acqua da uno stagno in territorio libanese vicino al confine. I soldati spagnoli e indiani delle forze di pace hanno offerto di costruire una barriera metallica tutt'intorno allo stagno, per impedire alle mucche israeliane di bere la sua acqua e lasciando invece arrivare nell'area i pastori libanesi coi loro greggi. La proposta è stata avanzata in un incontro fra ufficiali superiori dell'Onu e i capi di uno dei villaggi dell'area. Circa un anno fa, le truppe spagnole spararono a un toro che aveva superato il confine per andare allo stagno. Il toro è stato abbattuto dopo aver attaccato le truppe dell'Onu]
Ci sono delle cose che danno soddisfazione nella vita. L'eroismo delle truppe spagnole, che dopotutto sono Eurabia come noi, è una di queste. Figuratevi la scena di un carro armato, e magari un paio d'elicotteri, che danno la caccia al ferocissimo toro israeliano, probabilmente circonciso che nutriva il solito desiderio sionista di rubare l'acqua degli stagni altrui. Certo gli spagnoli si sono ricordati della loro grande tradizione culturale delle corride e hanno gridato olé quando hanno sparato una cannonata sullo stupido animale ebreo che sfidava il potere sovrano dell'Onu. E anche la lotta alle mucche, non credete, non viola l'umanità. Perché se in Israele anche le donne fanno il servizio militare, il principio si estende anche alla femmine bovine ed esse pure sono bersagli legittimi. Insomma, non posso che congratularmi con l'eroismo di queste truppe. Una cosa solo mi rende perplesso, quella barriera fra mucche israeliane clandestine e greggi libanesi legittimi. Ma le barriere metalliche, di sicurezza o meno, non erano tutte cattive, tutte parti del muro  dell'apartheid? Vorremmo una spiegazione urgente dall'Onu, dal generale Giordano che comanda l'eroica Unifil, o dal segretario Ban. Possono scrivermi una cartolina, se vogliono. Con la foto del toro abbattuto, simbolo della loro gloria.

Ugo Volli


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