Bravissimo Giorgio Israel ! Pienamente d'accordo, sopratutto per le ultime frasi. Se non "battiamo piu forte" i pugni sul tavolo, rischiamo di rimaner completamente isolati, come se tutto quelchè succede intorno a noi è di normale "deglutamento", ogni tanto dal sito Moked si leggono e si capiscono che questi pugni sul tavolo fuoriescono da quella "normalità prescritta" come una moda dal mondo esterno che ci circonda. Ogni cittadino ebreo che viva in Italia o nel Burkina Faso, dovrebbe seguire con piu attenzione le faccende di casa propria che riguardino la comunità, altrimenti si rischia di venir travolti da vecchie memorie del passato. Seguire la politica internazionale si, ma dar piu vigore di parola nonchè di critica al mondo che ci circonda, ossia tener sotto stretto controllo l'aria dove si respira, ed a prescindere delle affinità politiche di ognuno di noi, ricordare sempre che sono gli uomini che fanno la politica, e NON viceversa, siamo noi che facciamo parlar i media, e NON viceversa. guardiamo di piu gli uomini, senza aver paure di critica, senza passar per intermediari del momento, il passato è importantissimo, ma il presente ancora di piu!, altrimenti sarebbe un vero disastro per tutti noi. Di nuovo, complimenti, ci voleva "battere i pugni" sul tavolo, Il tavolo sono i nostri occhi nonchè la nostra vita.