lunedi` 21 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
07.09.2009 Aveva definito l' 11/9 un complotto governativo. Dimesso da Obama
Ma se ne sono accorti in ritardo. La cronaca di Alessandra Farkas

Testata: Corriere della Sera
Data: 07 settembre 2009
Pagina: 15
Autore: Alessandra Farkas
Titolo: «Insulti ai repubblicani, costretto a dimettersi consigliere di Obama»

Sul CORRIERE della SERA di oggi, 07/09/2009, a pag.15, con il titolo " Insulti ai repubblicani, costretto a dimettersi consigliere di Obama", il servizio di Alessandra Farkas sulle dimissioni di Van Jones.

Van Jones

NEW YORK — Gli scheletri nell’armadio, nell’era di
YouTu­be , prima o poi vengono sem­pre a galla. L’ultima vittima del­la vendetta postuma del Web è Van Jones, lo zar per l’ambiente del presidente degli Stati Unti Barack Obama, costretto alle di­missioni dal suo incarico al ter­mine di quella che lui stesso ha definito «una brutale campagna di diffamazione contro di me».

Scelto da Obama come consi­gliere speciale per i «lavori ver­di » della Council on Environ­mental Quality, Jones non è do­vuto passare attraverso la sner­vante audizione-inquisizione ri­servata ai funzionari che, dopo la nomina presidenziale, debbo­no essere confermati anche dal Senato. Ciò spiega come mai so­lo di recente sia emerso un vi­deo dello scorso febbraio in cui Jones usa epiteti assai crudi per definire i repubblicani contrari all’agenda legislativa di Obama. Oltre alla petizione, da lui firma­ta nel 2004, che ipotizza il coin­volgimento
dell’amministrazio­ne Bush negli attentati dell’11 settembre, usati «come prete­sto per una guerra».

Giovedì scorso Jones aveva diramato un comunicato di scu­se per il «video degli insulti», negando di aver mai aderito al­le tesi cospirazioniste. Ma ciò non è bastato a placare l’ira dei blog e mezzibusti conservatori. Tra cui l’influente Glenn Beck della
Fox News , deciso a chiede­re la sua testa come regolamen­to dei conti dopo che il gruppo ColorofChange. org , co- fondato da Jones, ha organizzato il boi­cottaggio del suo show, reo di aver accusato Obama di essere «un razzista».

Venerdì, quando gli avevano chiesto se Obama avesse ancora fiducia nel suo consulente, il portavoce della Casa Bianca Ro­bert Gibbs aveva replicato laco­nico che «Jones continua a lavo­rare nell'amministrazione». Ieri il colpo di scena, dopo le ripetu­te richieste di dimissioni da par­te della sempre più agguerrita minoranza repubblicana al Con­gresso. «Jones ha capito che
l’agenda di Obama è più impor­tante di un singolo individuo», ha detto Gibbs allo show dome­nicale della Abc , spiegando che «se n’è andato per non essere d'intralcio » .

In un’intervista a
Meetthe  Press della Nbc il braccio de­stro di Obama David Axelrod ha negato che sia stato il presi­dente a licenziarlo: «La decisio­ne è stata esclusivamente di Jo­nes », ha insistito. Nella sua let­tera di dimissioni consegnata ai media, l’ex guru ambientali­sta spiega come «alla vigilia di una battaglia storica per la rifor­me della sanità e dell’energia pulita, non posso in buona co­scienza chiedere ai miei colle­ghi di sprecare tempo prezioso ed energie per difendere o spie­gare il mio passato».

Nei giorni scorsi era emerso anche che negli anni Novanta Jo­nes aveva fatto parte di un grup­po chiamato Standing Together to Organize a Revolutionary Mo­vement, oggi defunto, definito dai suoi fondatori «un'organiz­zazione anti-capitalista e pacifi­sta, impegnata a realizzare la so­lidarietà tra i popoli oppressi con un’azione militante e diret­ta ». Dopo le sue dimissioni, l’en­tourage di Obama sta ripassan­do a rassegna i curriculum vitae delle oltre due dozzine di consi­glieri speciali esonerati dall’iter di conferma al Senato, alla ricer­ca di magagne nascoste.

Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, cliccare sull'e-mail sottostante. 




lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT