La notizia viene ripresa da diversi quotidiani, scegliamo REPUBBLICA , 06/09/2009, a pag.13, dal titolo " Gaffe di Frattini a Stoccolma, si vanta e Solana lo smentisce ", di Andrea Bonanni,che ha il servizio più esteso.
La domanda è: Frattini è intervenuto sulla proposta di far condannare alla UE l'antisemitismo ? Se si, in quali termini, se Solana e Bildt affermano di non avere sentito nulla del genere ? E' possibile, forse mentre Frattini parlava, discutevano di altro, ma questo induce a pensare che le parole di Frattini non avevano il tono che meritavano, se l'avessero avuto crediamo che l'attenzione sarebbe stata massima, anche fra quelli ai quali dell'antisemitismo importa poco, come il ministro degli esteri svedese. Frattini è una persona per bene, su questo non ci piove, ma allora sarebbe bene che al suo intervento verbale, poco recepito, facesse seguito un documento scritto, sul quale chiedere la firma di tutti i capi della diplomazia. E, perchè no, che proponga una iniziativa europea per combattere il risorgere dell'odio contro gli ebrei, in Europa e in Israele.
Ecco l'articolo:
DAL NOSTRO INVIATO
STOCCOLMA - Imbarazzante incidente per il ministro degli esteri Franco Frattini a Stoccolma, dove ha partecipato ad una riunione informale dei capi delle diplomazie europee e dove ha sostenuto «con orgoglio» di aver pronunciato un intervento contro l´antisemitismo, fatto che gli altri partecipanti all´incontro hanno sarcasticamente smentito.
La vicenda si inserisce in una polemica tra Israele e la Svezia, attuale presidente di turno dell´Unione europea. Nei giorni scorsi Israele aveva protestato per un articolo apparso sul quotidiano svedese Aftonbladet in cui si accusava i militari israeliani di aver prelevato organi dai palestinesi uccisi. Secondo gli israeliani, l´articolo sarebbe stato «antisemita». In una intervista al Jerusalem Post, Frattini aveva annunciato di aver concordato con la presidenza svedese una nota di condanna dell´articolo come «atto di evidente antisemitismo». Ma poco dopo il ministro degli esteri svedese, Carl Bildt, conservatore come Frattini, ha smentito sia la possibilità di una condanna, sia addirittura che la questione potesse essere messa all´ordine del giorno.
Ma il capo della diplomazia italiana non si è dato per vinto, e l´altro ieri, entrando alla riunione del consiglio dei ministri degli esteri ha confermato: «Solleverò il problema». Più tardi, in conferenza stampa, si è dilungato a spiegare di aver parlato della questione. «Chiunque è libero di scrivere articoli con false ricostruzioni, senza prove, su fatti vecchi di 17 anni, ma se queste storie vengono interpretate da Israele come un incitamento all´antisemitismo, l´Europa deve dare una risposta chiara: siamo moralmente obbligati a ripetere che in Europa non c´è spazio per l´antisemitismo».
Alla domanda se la presidenza svedese non avesse sollevato obiezioni al suo intervento, Frattini ha spiegato: «La presidenza non era contraria e ho potuto esprimere pienamente i miei concetti. E´ vero, sono stato l´unico. E ne sono fiero».
Ieri però Carl Bildt e Javier Solana, l´alto rappresentante per la politica estera europea, hanno dato una versione completamente diversa. Alla domanda di un giornalista sull´accoglienza riservata alla dichiarazione di Frattini sull´antisemitismo, il presidente del consiglio è caduto dalle nuvole: «Non mi sembra che Frattini abbia detto nulla del genere», ha detto Bildt. Poi, sorridendo, ha chiesto conferma a Solana. E questi, con ironia, ha osservato: «Forse doveva essere ad un´altra riunione». «Sì - ha rincarato Bildt - forse eravamo a riunioni differenti».
Frattini da parte sua conferma: «Il tema dell´antisemitismo è stato posto come pattuito in termini generali, raccontando l´episodio di un´accusa ad Israele su un traffico di organi. Non ho nominato nessun giornale e nessun giornalista, ma ho nominato la sostanza politica». Solana e Bildt però non se ne sono accorti.
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