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Concordiamo, ma dopo, che fare ? 01/09/2009

Spesso mi chiedo se sia opportuno, per Israele, mantenere l'occupazione della cisgiordania oppure se procedere ad un ritiro, sia pur parziale. E' arduo dirlo. infatti l'occupazione, in sè, è qualcosa di negativo; tende ad essere infatti un pretesto astutamente usato dai nemici di israele per giustificare il terrorismo, per fare propaganda antisraeliana e, quindi, per isolare il più possibile Israele dal resto del mondo, cercando di erodere anche l'appoggio U.S.A. C'è un problema, però. La strategia "terra in cambio di pace" ha dimostrato di non funzionare e la prassi politica palestinese è quella di negoziare la restituzione di territori che poi diventano il punto di partenza per fomentare l'Intifada. Il ritiro è visto quindi come segno di debolezza e non come un passo avanti verso la pace, si ragiona in termini di guerra permanente! Si è quindi di fronte ad un empasse assai grave, in cui qualsiasi scelta si compie può essere usata politicamente contro l'avversario.

Concordiamo. ma la sua analisi deve avere un dopo, che facciamo ? la soluzione non è facile, Israele le sta cercando tutte, ma il nemico conosce bene il lato oscuro dell'Occidente, sa che già una volta ha abbandonato gli ebrei al loro destino, e sperano ci sia una seconda. Ma ora c'è uno Stato, Israele, ci proveranno, senza riuscirci.
Un saluto cordiale,
IC redazione


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