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Paragoni inaccettabili 31/08/2009
Leggo sul Corriere della Sera di sabato 29 agosto a pagina 41 a cura di Giuseppina Manin la presentazione del lavoro teatrale di Filippo Del Corno che verrā presentato prossimamente a Milano al teatro Franco Parenti tratto dal libro di Genna Hitler.
Ho seguito con attento interesse tutto l'articolo, ne ho apprezzato la precisone dei passaggi, fatto salvo il punto in cui si parla di TV al tempo di Leni Riefensthal (!). Ma non ero pronta a ricevere il colpo finale! Genna esce dalla storia e fa un paragone fra la tragedia di ieri e l'attualitā. Anche oggi, dice c'č: -"Una chiusura all'empatia, un riaffermare nazionalismi in questi orrendi mesi italiani. Le leggi contro i migranti, i barconi ricacciati in mare, le aggressioni ai gay... Tutto fa pensare che l'Hitler che č in noi non sia morto. E aggiunge: Questa č un'opera politica che pone domande e costringe a sporgerci su quel vuoto morale e ideale che sta pericolosamente tornando"-
Sono troppo coinvolta nella ricerca storica per accettare in silenzio che si continui a "sfruttare" Hitler ed il nazifascismo per fare paragoni e pseudopolitica.
Se č vero, e lo condivido pienamente, come dice l'autore del libro Hitler che il Male č in ognuno di noi, quello che non č vero č che si sappia davvero abbastanza di QUEL MALE. Nessuno dovrebbe permettersi di ridurre il dramma di milioni di ebrei, di omossessuali, di testimoni di Geova.... sterminati dai nazifascisti con un confronto poco calzante con l'attualitā.
Questo senza niente togliere alla preziositā del prossimo lavoro teatrale di Genna e di Del Corno che, pare, arriverā a "leggere" la potenza della dialettica di Hitler adoperando una tecnica all'avanguardia che toglierā le parole ai discorsi, lasciando solo il suono, con gli alti, i bassi, i vuoti, le pause.... ottenendo un risultato che, si dice, evochi la forza ipnotica wagneriana!
maria pia bernicchia

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