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Informazione Corretta Rassegna Stampa
31.08.2009 La bomba iraniana e Olmert tengono banco
Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana

Testata: Informazione Corretta
Data: 31 agosto 2009
Pagina: 1
Autore: Angelo Pezzana
Titolo: «La bomba iraniana e Olmert tengono banco»

 Olmert a sinistra, la bomba iraniana a destra

Sembra che gli americani siano molto preoccpati per la bomba iraniana, e che non siano per niente d’accordo con la politica della mano tesa del loro presidente. Un sondaggio, eseguito far gli elettori registrati sia fra i repubblicani che i democratici, ha rivelato che l’81% degli intervistati ritiene l’Iran un pericolo molto serio per gli Stati Uniti. Un’altra domanda, relativa alle sanzioni da applicare, nel senso che dovranno essere più rigide, ha ottenuto l’84% dei consensi, malgrado i grandi problemi interni da affronatere, e il 69% non vuole più pagare tasse governative per aziende che commerciano con l’Iran. Obama, la cui popolarità (si fa per dire) è scesa in Israele al 3% e in America sta sendendo progressivamente dal 50% in giù, dovrà pur rifletterci. In Israele, oggi i giornali dedicano cronache e analisi all’incriminazione ufficiale dell’ex Primo Ministro Ehud Olmert, per alcuni reati decisamente minori rispetto a quelli derubricati perchè non esitevano prove sufficienti, l’acquisto di una villa e il favoreggiamento ad un amico finanziatore per il possesso di una quota di maggioranza della Banca Leumì . Rimangono rimborsi non dovuti e somme di denaro ricevute da sostenitori non denunciate. In Israele questo è sufficiente per andare in galera,e, per un uomo politico, passare alla storia nel modo che non avrebbe voluto. I commenti non sono benevoli nei confronti di Olmert, come non lo sono mai nei confronti dei politici che approfittano della loro carica per commettere atti illegali, fosse pure il Presidente dello Stato, si veda il caso Katzav, in attesa della sentenza finale. Più in alto sono, più la caduta è rovinosa, scriveva stamattina Gil Hoffman sul Jerusalem Post. Eppure, malgrado l’interesse per l’incrimanzione di Olmert, la bomba iraniana è sempre sulle prime pagine, soprattutto dopo la nomina di Ministro della Difesa iraniana di Ahmad Vahidi, responsabile del bombardamento nel 1994 del centro ebraico di Buenos Aires, nel quale persero la vita 85 ebrei e 200 rimasero feriti. Il suo arrivo a quella carica fa presagire che la politica aggressiva del governo degli Ajatollah lo diventerà ancora di più. Poichè i rapporti del direttore dell’AIEA, El-Baradei, si evidenziano per la loro mancanza assoluta di trasparenza, tutto lascia capire che la situazione non cambierà, l’Iran potrà continuare, tra una rapporto dell’AIEA e l’altro, l’arricchimento dell’uranio, fino al giorno nel quale potrà annunciare che l’obiettivo è stato raggiunto. Dopodomani, si riuniranno a Francoforte, i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, più il rappresentante tedesco, per decidere nuove sanzioni economiche. Che però, fino ad oggi, non hanno ostacolato la corsa dell’Iran verso la bomba. L’interrogativo è quello di sempre, chi , quando e come lo impedirà.

Angelo Pezzana


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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