Introduciamo anche noi la sharia a sostituire il nostro barbaro ordinamento giuridico senza frustate 25/08/2009
Kartika Sari Dewi Shukarno
Cari amici, permettetemi di tornare su una storia che forse avete già letto, ma cui probabilmente non avete dato l'importanza morale che merita. E' la vicenda di Kartika Sari Dewi Shukarno. Sposata, madre di due bambini, 32 anni, molto bella, Kartika ha purtroppo fatto un gravissimo errore, una di quelle violazioni dell'etica che ti devastano una vita e rischiano di distruggere il senso dell'esistenza, salvo che siano giustamente espiate fino in fondo. Avete presente i tormenti di Raskolnikov, protagonista di "Delitto e castigo", che dopo aver ammazzato una vecchietta si pente va in Siberia e solo allora vive felice e contento? Be' la stessa cosa è successa alla nostra Kartika, la quale, per favore non svenite, è stata sorpresa a bere un bicchiere di birra in un night club di Pehang: un bicchiere di birra, capite? In un night? Ma si può? In uno degli articoli più virtuosamente eurarabi che siano stati pubblicati di recente, Marco del Corona descrive così il suo percorso di redenzione: "Kartika, la modella Kartika, sapeva di aver sbagliato. Ma dopo il delitto serviva il castigo. E il castigo arriva. Kartika — addirittura — gli va incontro spavalda, «è giusto che io sia punita», e per sottoporsi al verdetto rientra dall’estero nella sua Malaysia. La aspettano sei colpi di canna di rattan, così hanno stabilito un mese fa i magistrati che applicano la legge coranica ai malesi di fede musulmana. Kartika è malese e musulmana, dunque soggetta alla sharia. [...] Kartika è una peccatrice e non lo ha mai negato. «Non ho paura perché da subito ero pronta alla punizione — ha confidato — e le autorità pensano di utilizzare il mio caso per educare i musulmani. Facciano pure. Per me la vita continua ». Ci sono dei perfidi occidentalisti che cercano di insinuare dubbi sulla condanna "Ci sono gruppi per i diritti delle donne e parlamentari che hanno espresso contrarietà a una punizione crudele, generalmente riservata agli uomini che si siano macchiati di gravi reati. Tuttavia, se stupratori, corrotti e corruttori vengono percossi con canne pesanti, a Kartika sembra sia riservata una canna sottile." Una canna sottile... sei colpi... che generosità. Ma non basta. Pensate che prima, un paio di giorni fa, la corte coranica ha annunciato che la condanna sarebbe stata posposta (non annullata) per via del Ramadan. E proprio oggi il premier della Malaysia, Najib Razak, nella sua illuminata leadership ha invitato la modella a fare ricorso: un vero rays. "Secondo Najib e' probabile che la sua richiesta riceva solidarietà dalle autorità islamiche," riposta sempre il Corrierone. Non è un mondo fantastico il nostro? se uno (soprattutto una, si sa le donne sono più deboli e perverse) dopo aver peccato si comporta bene e capisce la gravità del peccato che ha commesso, è probabile che le "autorità islamiche" mostrino "solidarietà", insomma siano indulgenti ed evitino quello che il tenerone Del Corona chiama "gli sfregi sul corpo di Kartika". L'importante non è "sfregiare" il corpo, ma salvare l'anima, benedette le "autorità islamiche" che lo capiscono. Sì, viviamo proprio nel migliore dei mondi possibili: la parte islamica, naturalmente, la "casa della sottomissione" (che è il senso della parola Islam, come ha capito benissimo la bella e intelligente Kartika). Quando introdurremo anche noi la sharia, giustizia perfetta, a sostituire il nostro barbaro ordinamento giuridico senza frustate? Sarà sempre troppo tardi. Nel frattempo però possiamo espiare frustandoci da noi. Non avete mica per caso bevuto una birra, di recente? O del vino? Quante volte, bambina?