Meglio fare danni in grande: ti fai un po' di galera, ma poi ti tirano fuori con qualche meccanismo di scambio e ti fanno tante feste 24/08/2009
Abdel Basset Ali Mohmet al-Megrahi
Ragazzi, se volete combinare dei guai, lavorate in grande. Imparate da Lutero ("pecca fortiter") e da Bertolt Brecht "che cos'è rapinare una banca, al confronto di fondare una banca?"). E a proposito di banche, pensate a quell'aforisma per cui se tu devi alla banca mille euro e non puoi pagare, finisci nei guai tu e la banca può stare tranquilla; se gliene devi un miliardo, nei guai ci finisce lei e tu puoi stare tranquillo. Insomma, meglio fare danni in grande. Questo è particolarmente vero per il terrorismo, come si è visto in questi giorni. Se ammazzi per motivi politici una persona o due, è probabile che ti condannino all'ergastolo e tu marcisca in una cella a tempo indefinito (almeno nei paesi anglosassoni, in Italia è diverso, lo sappiamo bene). Se tiri giù un aereo e fai fuori qualche centinaio di persone, come quel Abdel Basset Ali Mohmet al-Megrahi liberato l'altro giorno dagli inglesi (per favore non parlatemi dell'autonomia degli scozzesi: accà nisciuno è fesso) ti fai un po' di galera, ma poi ti tirano fuori con qualche meccanismo di scambio e ti fanno tante feste. In cambio di un po' di petrolio o di gas, è chiaro. L'ha detto anche il figlio di Gheddafi, Seif al-Islam, che è cresciutello ma ancora innocente: grazie inglesi, vi ricambieremo presto con i permessi di sfruttamento petrolifero pattuiti. Certamente il primo ministro inglese Gordon Brown, il quale probabilmente considera che costruire case a Gerusalemme sia un atto illegale moltro più grave che fare esplodere aerei, ha negato, dicendo che il solo sospetto era un insulto al suo governo (vabbe' ammettiamolo, se dicendo la verità riesco anche a insultarlo sono ancora più contento... non mettetemi in mano una torta alla panna quando c'è la sua faccia in giro...) Per Brown la liberazione del terrorista è tutto un problema umanitario, il povero malato terminale che vien mandato a morire a casa: Commovente. Troppo anche per gli americani, che per una volta hanno protestato. Quasi come quando Craxi ha venduto la sua azione a Sigonella (la liberazione forzata dei terroristi palestinesi arrestati dagli americani dopo il sequesto di una nave e l'assassinio di un handicappato ebreo americano) come un nobile atto di indipendenza nazionale dagli Usa. La differenza è che mentre Brown secondo le tradizioni del suo paese lavora spassionatamente per l'industria britannica,Craxi secondo le tradizioni italiane ragionava in proprio: con ottimo tempismo stava ottenendo un'immunità in Tunisia che presto gli avrebbe fatto comodo... Ancora una notizia sul tirare giù in grande gli aerei lo aggiunge "un editoriale al vetriolo" pubblicato ieri sull’"Independent" di Robert Fisk, "firma storica" dell'antisionismo britannico, così riassunto dalla Stampa: "Lasciar andare al-Megrahi, dice, ha evitato un nuovo processo e il rischio di veder confutate le prove «fumose» presentate in quello vecchio. «Io ho letto tutti i verbali del lato tedesco dell’indagine su Lockerbie», scrive Fisk. «E sono devastanti. Si vede chiaramente un coinvolgimento del Libano. E probabilmente anche dei palestinesi». I veri «mandanti», però, sarebbero i siriani e gli iraniani, che, con l’attentato al volo PanAm, si sarebbero vendicati per «l’abbattimento da parte dalla nave da guerra americana Vincennes di un innocente aereo civile iraniani [...] La Libia aveva quasi certamente fatto esplodere in Ciad il volo francese UTA 772 nel 1989>>. E interessante che queste cose le dica uno come Fisk, vecchio amico di Saddam e nemico di Israele e dell'America. Dunque, facciamo i conti: i libanesi e i palestinesi, per conto degli iraniani e dei siriani, hanno abbattuto l'aereo PanAm, i libici il volo Uta. Mancano solo i nordcoreani, che Fisk si dimentica di citare, ma hanno abbattuto in quel periodo un aereo giapponese. Sono più o meno tutti quelli con cui Obama vuol fare la pace. Ecco qui, abbattete un aereo, ma grosso, non un Piper qualunque e subito gli americani cercheranno di ingaggiarvi o fidanzarvi (engage).
Un altro che ha fatto le cose in grande con ottimo risultato è Ahmad Vahidi, che avendo ammazzato 85 persone (be', persone, diciamo ebrei) nel centro comunitario ebraico di Buones Aires qualche anno fa, e avendo un mandato di cattura internazionale sulla testa, o forse proprio per questo, è stato nominato ministro della difesa di Ahamdinedjad. Mi direte, ma quello è l'Iran, regno di picchiatori e torturatori, aspiranti cancellatori di Israele con la loro bomba atomica. Già, ma pensate a questo. In molti hanno protestato per questa nomina, non solo le comunità ebraiche ma anche il governo argentino, molte personalità internazionali. Ma ci sono alcune rilevanti eccezioni. Che l'Unione Europea non si sia fatta sentire è ovvio, il ministro degli esteri della presidenza di turno è quello svedese Carl Bildt che ritiene suo stretto dovere non condannare le calunnie di stampo nazista che escono sui giornali del suo paese (gli ebrei rubano gli organi da trapiantare ai palestinesi), ma anzi rimprovera i suoi diplomatici che osano farlo. Fra antisemiti ci si intende. C'è poi un altro assordante silenzio in questa faccenda, ed è quello dell'amministrazione americana. E' vero che Obama aspira a fidanzarsi ("engage") con Ahamadinedjad, e che alle persone di cui si è innamorati è naturale perdonare quasi tutto, ma 85 morti non sono proprio una bazzecola. Parlerà il governo americano, anch'esso pronto a intervenire per condannare come un attentato alla pace ogni sfratto a Gerusalemme e ogni pollaio nuovo ad Ariel? (E a proposito, quel Roger Coen, columnist del New York Times, che ha fatto una campagna per spiegare che gli ayatollah sono ragionevoli e che gli ebrei iraniani sono così contenti sotto Ahamadinedjad per cui Obama fa bene a fidanzarcisi, dov'è finito? Ah già, ora ricordo... a marzo era esplosa una polemica sui media americani, perché Cohen aveva cercato di mettere in dubbio la responsabilità iraniana dell'attentato di Buenos Aires... Speriamo che la smetta, se no a Vahidi tolgono il ministero...) Insomma, sparate grosso, amici, e vedrete che carriera fantastica vi si aprirà davanti in questo mondo dominato dagli Obama e dai Brown.