Riportiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 24/08/2009, a pag. 17, l'articolo di Fabio Scuto dal titolo " Le ortodosse al mare fotografate sui giornali e i rabbini si infuriano ".
La presenza in Israele di spiagge riservate agli ebrei ortodossi non è una novità. Non sono diverse dalle spiagge riservate ai nudisti. In entrambe non si possono scattare fotografie e sono ben separate da quelle aperte a tutti. Scuto associa gli ebrei ortodossi al musulmani e scrive : " Gli ortodossi, come i musulmani praticanti, esigono la separazione dei sessi durante i bagni al mare come durante le funzioni religiose. ". Una differenza c'è: come scrive Scuto, nella spiaggia sono state fotografate donne anche in calzoncini e maglietta, probabilmente donne laiche. A loro l'ingresso è stato permesso e non sono state obbligate a coprirsi. Non siamo sicuri che in una spiaggia riservata ai musulmani sarebbe successa la stessa cosa.
Ecco l'articolo:
GERUSALEMME - Un´offesa per tutti i fedeli, un insulto alla religione, fotografie dissolute. Hanno creato un vespaio le foto pubblicate ieri dal quotidiano israeliano Yediot Aaronoth scattate su una spiaggia di Tel Aviv. Ritraggono decine di donne ortodosse che fanno il bagno in una spiaggia "separata", una delle diverse che sono sulla costa, arenili dove l´ingresso a uomini e donne è rigidamente scandito in giorni e orari diversi. Così ieri un sito web ultraortodosso israeliano, Kikar ha-Shabat, ha scatenato una polemica prendendosela con i due fotoreporter di un´agenzia straniera, definendoli «guardoni incorreggibili», ma anche con il quotidiano che ne ha pubblicate un paio.
La spiaggia in questione si trova tra quella dell´Hotel Hilton e un´altra chiamata Gordon Beach ed è nota a tutti a Tel Aviv per l´alto muro di cemento grigio che la nasconde da possibili sguardi di chi passeggia sul lungomare e per la cancellata che ne regola l´accesso. Ben visibile il cartello con i giorni e le ore in cui può essere separatamente frequentata da uomini e donne, il divieto di indossare il costume. Il bagno in mare è ammesso ma senza parti del corpo esposte oltre i piedi e le mani. Gli ortodossi, come i musulmani praticanti, esigono la separazione dei sessi durante i bagni al mare come durante le funzioni religiose.
Due delle foto sono pubblicate da Yediot Ahronot. Si vedono decine di donne, per lo più coperte da abiti abbondanti che nascondono le forme dei corpi. Il giornale ha anche provveduto a sfocare il volto di quelle riprese di fronte. Ma alcune bagnanti indossano anche shorts e canottiere attillate. Potrebbe trattarsi di donne laiche che approfittano delle spiagge "separate" per concedersi un po´ di relax senza essere importunate dal sesso opposto, oppure delle bagnanti "laiche" che hanno deciso di fare una passeggiata lungo il bagnasciuga. La reazione dei rabbini ortodossi - per i quali la pubblicazione di qualsiasi volto femminile è deprecabile - è stata molto dura. «Occorre impedire a tutti i costi - hanno detto alcuni di loro al sito web - l´ingresso di elementi negativi nelle spiagge separate. La polizia intervenga».
La vicenda viene già discussa nelle chat degli ortodossi. Qualcuno, con ironia, osserva che si tratta al contrario di fotografie «educative». Perchè, viene spiegato, presentandosi in spiaggia coperte da veli e da abiti abbondanti le donne ortodosse mostrano almeno di essere sensibili alla prevenzione dei tumori alla pelle dovuti da eccessiva esposizione ai raggi solari. Proprio in questi giorni si sta riaccendendo in Israele la polemica sulla separazione fra i sessi sugli autobus di Gerusalemme, chiesta da alcuni gruppi di oltranzisti religiosi. Nelle scorse settimane ci sono state manifestazioni - sia a favore che contro - la proposta, fortemente osteggiata anche dal sindaco Barkat.
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