Scusate,
se mi permettete una critica sincera,mi sembra alcune volte, leggendo i vostri commenti agli articoli presi dai quotidiani nazionali, che siate un pò troppo polemici gratuitamente e fate secondo me la figura degli "invasati". Mi riferisco, un esempio alla mano, a quello che avete scritto a proposito dell'articolo sulla letteratura israeliana apparsa su ilManifesto (l'avete recensito come, 23 Agosto: mascherare l'odio per lo Stato ebraico). Cito da voi:
"L'articolo è un esempio di come si comportano i media che odiano Israele e che si battono per la sua distruzione. Ogni tanto, per mascherare il loro antisemitismo, pubblicano articoli elogiativi sulla letteratura israeliana. Questo non deve trarre in inganno il lettore. Il quotidiano comunista, delegittimandone lo Stato, è e rimane un grande odiatore di Israele."
Stando a questo punto di vista che avete, un quotidiano come ilManifesto in qualunque caso pubblichi -o non pubblichi- cose letterarie o aspetti della cultura d'Israele farà sempre la figura di chi lo odia. Difatti, se non ne parlasse mai, difatto la ignorerebbe, quindi discriminerebbe, il che vorrebbe dire escludere dall'interesse collettivo la suddetta cultura; se ne parla, come in questo caso, secondo voi è un "inganno" ideologico. Allora per concludere la mia domanda rivolta a voi è: può esserci una pubblicazione su tale quotidiano (o su altri che voi ritenete sulla stessa linea) che secondo voi non sia un inganno? In che misura, che parametri deve avere?
In altri termini, un quotidiano che può essere fortemente-critico-con-la-politica-israeliana riguardo al conflitto (che credo sia ben diverso dall'essere antisemiti!!) può comunque parlare tranquillamente della cultura di quel paese o sarà sempre in funzione di camuiffamento ideologico?
lavecchia y., studente
Gentile lettore,
lei avrebbe ragione, se l'atteggiamento del Manifesto fosse quello che lei dice. Non ci verrebbe mai in mente di contestare chi critica la politica di un governo, essendo questo il sale della democrazia. Ma il giornale comunista, nel rispetto della mentalità totalitaria alla quale si richiama, delegittima lo Stato, con la scusa di criticarne il governo. Segua con attenzione i servizi di Michele Giorgio, la scelta delle analisi da Israele, e poi tutti gli infiniti articoli che riguardano Israele, non ce n'è uno che non sia accanitamente ostile, fino ad augurarsene la scomparsa, che è quello che vogliono coloro che propongono lo Stato binazionale. Per questo abbiamo scritto che il Manifesto, quale specchietto per le allodole, ogni tanto pubblica qualche paginata di interesse ebraico e di argomento letterario anche israeliano. Ci cascano solo gli ingenui o quei quattro gatti di ebrei italiani (e anche israeliani) ammalati di quella particolare malattia che si chiama odio di sè. I mezzi di informazione, che si richiamano a ideologie totalitarie, naziste, comuniste, fasciste operano tutti nello stesso modo. La Pravda, lo Sturmer,La difesa della razza, non sono così lontani dai giornali di oggi che, nelle democrazie, diffondono l'odio contro Israele. Un odio, a differenza di quello precedente contro gli ebrei, che gode di vasta popolarità. E' il modo moderno di essere antisemiti.
Continui a leggere con attenzione il Manifesto, poi ci faccia sapere. Ma non dimentichi gli altri odiatori che scrivono su altri giornali, i vari Igor Man, Barbara Spinelli, Sergio Romano, & C., cambiano le testate ma il contenuto varia solo nello stile.
Un saluto cordiale,
IC redazione