La popolazione di religione islamica in Svezia è circa di 400.000 unità e rappresenta il 4.4 per cento della popolazione svedese (che è circa di nove milioni di persone). Circa metà della popolazione arabo/musulmana è concentrata nella capitale, Stocccolma, ed il 10/15 per cento vive a Goteborg, la seconda città della Svezia. Ci sono poi circa 50.000 musulmani nella città di Malmo (che parecchi ricorderanno per la sconveniente decisione del governo svedese di far giocare la partita di tennis fra Svezia ed Israele valevole per la coppa Davis a stadio chiuso per paura delle minacce islamiche). Una parte delle figure politiche svedesi ha sempre fortemente condannato Israele, mentre ha assunto un atteggiamento molto più morbido riguardo le azioni dei terroristi di Hamas a Gaza. Un'altra parte ha invece sostenuto e supportato in modo deciso e consapevole Hamas e la sua "amministrazione" della striscia di Gaza. La sinistra svedese è quasi sempre ostile ad Israele e condanna le sue operazioni militari e il suo diritto all'autodifesa bollandoli come "crimini di guerra". Per capire meglio, ecco le dichiarazioni di Hans Linde, esponente del partito di sinistra svedese: "Israele non è certo una democrazia nel senso di come la intendiamo noi, è uno stato razzista e pratica l'apartheid nei confronti dei palestinesi, dovremmo tutti adottare un boicottaggio come facemmo per il Sud Africa". A destra non va molto meglio: ecco cosa ha dichiarato Carl Bildt, ministro degli esteri del governo svedese: "Nella mia visita a Gaza, ho potuto notare come gli israeliani abbiano intenzionalmente colpito le infrastrutture economiche palestinesi (durante le operazioni di controffensiva del gennaio 2009). Le loro azioni non sono moralmente difendibili, tanto meno lo sono politicamente."
Questo è il clima. Il governo svedese ha deciso di non condannare l'articolo apparso su un noto quotidiano di sinistra che, riprendendo false accuse risalenti a ben 17 anni fa, denuncia l'esercito israeliano di uccidere palestinesi per trafugare loro gli organi. Il governo svedese si trincera dietro il diritto alla libera stampa ed espressione. Sacrosanto diritto, ma che non dovrebbe permettere accuse infamanti e mai provate verso Israele. Bene ha fatto per esempio il governo canadese ad inserire, nel proprio ordinamento legislativo, l'articolo 319 che sanziona l'incitamento all'odio. Perchè se non è incitamento all'odio questo, qualcuno me ne dia una definizione appropriata.
Giuseppe De Paola |