lunedi` 21 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
21.08.2009 Oggi in Malesia. Domani in Italia ?
Modella condannata a essere frustata per aver bevuto una birra

Testata: Corriere della Sera
Data: 21 agosto 2009
Pagina: 16
Autore: Marco Del Corona
Titolo: «Kartika, la modella condannata a sei frustate per una birra»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 21/08/2009, a pag. 16, l'articolo di Marco Del Corona dal titolo " Kartika, la modella condannata a sei frustate per una birra ".

Kartika Sari Dewi Shukarno

PECHINO — Alla Corte della Sharia non bastava che Kartika Sari Dewi Shukarno ammettes­se il suo peccato. Kartika, la modella Kartika, sapeva di aver sbagliato. Ma dopo il delit­to serviva il castigo. E il casti­go arriva. Kartika — addirittu­ra — gli va incontro spavalda, «è giusto che io sia punita», e per sottoporsi al verdetto rien­tra dall’estero nella sua Malay­sia. La aspettano sei colpi di canna di rattan, così hanno sta­bilito un mese fa i magistrati che applicano la legge coranica ai malesi di fede musulmana. Kartika è malese e musulma­na, dunque soggetta alla sha­ria. La sua colpa è essere stata sorpresa nell’agosto dell’anno scorso a bere birra in un night club in Pehang, uno degli stati orientali più conservatori.
Kartika è una peccatrice e non lo ha mai negato. «Non ho paura perché da subito ero pronta alla punizione — ha confidato — e le autorità pen­sano di utilizzare il mio caso per educare i musulmani. Fac­ciano pure. Per me la vita conti­nua ». Sposata, madre di due bambini, 32 anni, Kartika ha ri­cevuto a Singapore, dove vive, la notizia del mandato d’arre­sto spiccato martedì scorso. La­sciata l’isola-Stato, troverà una prigione malese, dove re­sterà da lunedì per una setti­mana. Verrà sottoposta a esa­mi medici per verificare se il suo fisico possa sopportare le nerbate, quindi sarà il momen­to del supplizio, che le verrà in­flitto da una guardia carceraria
donna. A completare la pena, una multa di 5mila ringgit, cir­ca 1.100 euro. «I giovani impa­rino dal mio caso», aveva di­chiarato in luglio all’agenzia di stampa Bernama.
Per la storia criminale della Malaysia si tratta di un evento senza precedenti. Non era mai accaduto — ricorda il suo avvo­cato, Mohamad Zuki Che Muhamad Ghani — che una donna venisse punita con i col­pi di canna per aver violato la legge coranica. Chi non è sor­preso è il padre, Shukarno Mu­talib: «Nessuna tristezza, noi siamo musulmani e siamo d’ac­cordo », anche se il più delle volte il musulmano sorpreso a bere alcol viene multato (il massimo della pena, però, è di 3 anni in cella). Ci sono gruppi per i diritti delle donne e parla­mentari che hanno espresso contrarietà a una punizione crudele, generalmente riserva­ta agli uomini che si siano mac­chiati di gravi reati. Tuttavia, se stupratori, corrotti e corrut­tori vengono percossi con can­ne pesanti, a Kartika sembra sia riservata una canna sottile. La convivenza e l’intreccio, in Malaysia, delle leggi e delle istituzioni ordinarie e delle cor­ti coraniche è un elemento che produce cortocircuiti legali e morali. Con le Corti della Sha­ria competenti per i musulma­ni su questioni religiose e sul diritto di famiglia, a suscitare controversie sono spesso le ac­cuse di apostasia a chi si con­verte al cristianesimo o senten­ze circa vicende coniugali. Lai­ci e musulmani moderati met­tono in guardia dai rischi di un’erosione delle prerogative dello Stato secolare in un Pae­se federale dove sì i due terzi della popolazione sono musul­mani, ma nel quale le minoran­ze cinese (soprattutto) e india­na hanno un peso decisivo. In una situazione politica e socia­le complessa, di fronte alla cri­si di legittimità del partito di maggioranza Umno, l’opposi­zione islamica ha aumentato la sua influenza negli stati più tra­dizionalisti, consolidando allo stesso tempo l’autorità delle corti coraniche. Gli sfregi sul corpo di Kartika potrebbero non essere gli ultimi.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT