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Da: Segre Fast Web >
Data: 18 agosto 2009 18:36:17 GMT+02:00
Oggetto: Al Direttore
L'articolo di Michele Giorgio pubblicato oggi dimentica di menzionare la conversione all'islam di Uri Davis. Ma, a parte questa grave omissione, che sarebbe servita ai lettori per avere un quadro più completo della
situazione, Giorgio avrebbe dovuto rilevare che nel democratico Stato di Israele Uri Davis è un cittadino
libero in grado di condurre la vita che desidera, e anche di insegnare, o meglio indottrinare i suoi allievi
all'università. Pensa Giorgio che un cittadino palestinese, nei territori o a Gaza, che si converta all'ebraismo
e che prenda anche una cittadinanza straniera (Uri Davis ha preso anche la cittadinanza britannica),
sarebbe lasciato in pari condizione di libertà? Io dico che sarebbe subito ucciso, secondo le leggi
coraniche.
Questo mio pensiero andrebbe trasmesso anche a Uri Davis, e sarò grato a Michele Giorgio se glielo
farà pervenire. Gli servirà come oggetto di riflessione visto che lui, originario di una famiglia di sionisti,
si dichiara favorevole ad uno stato unico di Palestina. Uno stato nel quale la democrazia non esisterebbe,
come dimostrato dall'ultimo congresso del Fatah, durante il quale neppure le elezioni, parola dei
palestinesi, sono avvenute in modo democratico. Anzi, hanno dichiarato questi palestinesi, sono state
ancor più irregolari di quelle iraniane.
Saluti
Emanuel Segre Amar
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