Leggo l'articolo della "giornalista", "esperta di Islam" Farian Sabahi dal titolo " Marwa Sherbini come Theo Van Gogh? ". Ho avuto la Sabahi vicina di tavola ad una cena di un circolo culturale, dove veniva a parlare della condizione della donna nell'Islam. Bene; tutta la sua conferenza si è sviluppata attorno al concetto della condizione della donna in Occidente ed in particolare in Italia. Ha avuto modo di dirci che eravamo tutti un po' presuntuosi a voler parlare di condizione della donna nell'Islam visto che da noi fino agli anni 60 vigevano le attenuanti per il cosiddetto "delitto d'onore" e le donne venivano bellamente uccise - proprio come nell'Islam. Non ha potuto dirci che le lapidavamo pure noi, non ha potuto illustrarci la felice condizione delle bambine italiane vendute spose a nove anni, non ha potuto parlarci del valore dimezzato della donna italiana in tribunale e nell'eredità .... perchè questo, purtroppo, avviene solo nell'Islam, e non in Italia -delitto d'onore o no-. Ma, insomma, ha potuto spalmare l'inclito pubblico (tra cui lo scrivente) di abbondanti dosi di guano. Ha finito la sua conferenza tra il rumoreggiare del pubblico, con ciò lamentando anche la nostra idea di democrazia e di libertà di parola. Finirà pure da voi a "fischi e piriti"? Speriamo di sì e speriamo che ve ne liberiate al più presto.
Cordiali saluti da un lettore (deluso).
Salam alekum
Dante Salmè